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Informazione sulla pubblicazione:
Recensione: ANDREA BRUSTOLON, OMV, L'azione missionaria degli Oblati di Maria Vergine fuori del Piemonte nel quadro storico della Restaurazione e della vita della Congregazione

 
 
 
Foto Stamm Heinz-Meinolf , Recensione: ANDREA BRUSTOLON, OMV, L'azione missionaria degli Oblati di Maria Vergine fuori del Piemonte nel quadro storico della Restaurazione e della vita della Congregazione , in Antonianum, 76/2 (2001) p. 363-364 .

Brustolon hat bereits 1995 zwei Werke über die Anfänge der Kongregation der Oblaten der Jungfrau Maria herausgebracht: Alle origini della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine und Diffusione della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine al di fuori del Piemonte. Der nun hier vorliegende Band führt die Studien weiter. Er gliedert sich in drei Teile mit durchlaufender Kapitelzählung: I. Aspetti dell’età della Restaurazione (S. 39-220): 1. Geografia e cesure di un'epoca; 2. La persona; 3. Il clero; 4. I laici; 5. La religiosità; 6. La predicazione tra Antico e Nuovo Ordine; II. Nascita e sviluppo della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine durante la Restaurazione (S. 221-533): 7. L'unione di due gruppi di sacerdoti zelanti; 8. Scelte operate dopo lo scioglimento della Congregazione; 9. Una Congregazione legittima; 10. Impedimenti all'approvazione e trasformazione della Congregazione in ecclesiastici regolari; 11. Il rettorato di Giovanni Battista Reynaudi (1830-1836); 12. Il dopo-Reynaudi; 13. Nuovi orizzonti; 14. In Birmania ed in India; 15. Devozioni e vita comune; 16. Due correnti contrapposte; 17. Segni e sicurezze; 18. Il rettorato di Giovanni Battista Isnardi (1856-1862); 19. Crisi e difficoltà nella missione birmana; III. L'apostolato degli Oblati di Maria Vergine fuori del Piemonte (S. 535-695): 20. Le aree di predicazione degli Oblati di Maria Vergine fuori del Piemonte; 21. Viaggi e tempo; 22. La muta ed i predicatori; 23. Gli esercizi spirituali privati; 24. Altre forme di predicazione; 25. La confessione; 26. La diffusione dei buoni libri; 27. Il convitto ecclesiastico: un ideale di collaborazione presto smentito; 28. Il problema vocazionale degli Oblati di Maria Vergine. Ein Verzeichnis der konsultierten Archive (S. 711-713), der benutzten Bibliografie (S. 713-729), der zitierten Autoren (S. 730-740), der genannten Personen (S. 741-769) sowie einiger Begriffe (770-771) rundet das Werk ab.

Es ist unmöglich, die Fülle der zusammengetragenen Daten und Fakten auch nur annähernd zu umreißen. Brustolon hat in 62 Archiven in Italien und in den Missionsgebieten seiner Kongregation geforscht. Für die Oblaten selbst, die mit den großen Linien der Kongregationsgeschichte vertraut sind, wird jedes Kapitel von großem Interesse sein wegen der angeführten Quellen und der zahlreichen Einzelinformationen. Wem dagegen diese Geschichte kaum oder gar nicht bekannt ist, wird sein Augenmerk zunächst auf die Gründungsgeschichte unter dem ersten Großrektor, dem ehrwürdigen Diener Gottes Pio Bruno Lanteri (1759-1830), lenken (S. 222-339). Brustolon korrigiert darin auch die bis heute hartnäckig vertretene Ansicht, die Kongregation sei im Marienwallfahrtsort Carignano entstanden: so noch 1997 Elio Falera, omv, Carignano, S. 181. In Wirklichkeit befand sich das Mutterhaus in Pinerolo, im Haus S. Chiara sul colle di San Maurizio.

 



 
 
 
 
 
 
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