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Informazione sulla pubblicazione:
Libri nostri: CONTI M., Il discorso d’addio di San Francesco. Introduzione e commento al Testamento

 
 
 
Foto , Libri nostri: CONTI M., Il discorso d’addio di San Francesco. Introduzione e commento al Testamento, in Antonianum, 75/2 (2000) p. 407 .

Questa pubblicazione affonda le radici nella Lettura biblica della Regola francescana (Roma 1977), dove si accenna alla necessità di determinare il genere letterario del Testamento, tenendo conto dei “discorsi d’addio” della Bibbia. L’idea ha preso corpo con la voce “Testamento di San Francesco”, apparsa  sul Dizionario Francescano (Padova 1983) 1805-1826.

La necessità di una lettura del Testamento, che tenesse conto del “genere letterario”, si è imposta in coincidenza con la riedizione del commento alla Regola Francescana, sotto il titolo: Il codice di comunione dei Frati Minori. Introduzione e commento alla Regola (Roma 1999).

Tra gli scritti di San Francesco, il Testamento è quello che continua a suscitare un sempre maggior interesse tra gli studiosi di cose francescane. Il loro interesse è rivolto alla trascrizione del testo, all’aspetto letterario e tematico, e in particolare al suo rapporto con la Regola (Regola-Testamento).

In questo lavoro, dal titolo: Il discorso d’addio di San Francesco. Introduzione e commento al Testamento, il Testamento viene studiato tenendo conto della struttura letteraria dei “discorsi d’addio”. In procinto di celebrare la Pasqua eterna, Francesco, quale “Patriarca” dei Frati Minori, rivolgendosi per l’ultima volta ai suoi “fratelli benedetti”, adotta il genere letterario dei “discorsi d’addio”. Come i discorsi d’addio biblici, anche il Testamento di San Francesco è costituito da alcuni ricordi (personali e comunitari), da alcune ammonizioni-esortazioni, e si chiude con una benedizione di tipo invocativo.

Tenuto conto del “genere letterario”, in questo studio viene determinata la natura, la finalità e la portata teologica del Testamento di San Francesco. Lo studio ha consentito di aprire una prospettiva del tutto inedita, che non ha riscontro nella storia dell’esegesi di questo importante scritto di San Francesco.

Riproponendo sinteticamente il contenuto della Regola, San Francesco con il Testamento ha inteso aiutare i frati, presenti e futuri, a osservare più cattolicamente la Regola che hanno promesso al Signore.

 

 

 

 



 
 
 
 
 
 
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