Nobile Marco ,
Recensione: JOSEP-ORIOL TUÑÍ-XAVIER ALEGRE, Scritti giovannei e lettere cattoliche ,
in
Antonianum, 73/3 (1998) p. 745-746
.
Il presente volume della collana "Introduzione allo studio della Bibbia" arricchisce ulteriormente questa notevole e felice impresa scientifica ed editoriale, che appare in italiano con un breve scarto di tempo rispetto all'originale spagnolo.
La "magna pars" del libro, come si può immaginare, è dedicata agli scritti giovannei, in particolare al vangelo, il quale, secondo il Tuñí, che tratta questa parte (ma l'Alegre si occupa dell'Apocalisse), precederebbe le lettere. L'argomento della letteratura giovannea è sviscerata sotto tutti i punti di vista possibili, anche se lo stile rimane sempre chiaro e coinvolgente. È da sottolineare lo speciale posto che il T. dà alla questione della comunità giovannea, senza della quale il problema di questo gruppo di scritti non può ricevere un'adeguata soluzione. Per quanto riguarda il vangelo, il T. fa talora riferimento ad una sua opera precedente scritta in catalano e tradotta in spagnolo, alla quale attinge la presente introduzione: El testimoniatge de l'Evangeli de Joan, 2 voll. , Barcelona 1979.
Sia il T. che l'Alegre, entrambi studiosi gesuiti, seguono gli stessi criteri di articolazione della materia. Questa viene discussa sotto tre punti di vista: quello letterario, quello teologico e quello socio-storico. La panoramica che si riceve è completa ed aggiornata.
Il T. tratta secondo questo triplice itinerario innanzi tutto il vangelo giovanneo, anche se la dimensione socio-storica in questo caso s'intreccia con le altre due dimensioni, quella letteraria e quella teologica. Riguardo alla dimensione letteraria, egli presenta, discute e opta tra le varie posizioni degli studiosi contemporanei circa la fisionomia letteraria dell'opera. Questa si rivela come una elaborazione certamente progressiva, ma nel senso che il materiale tradizionale, sia narrativo che dialogico, è stato reinterpretato e aggiustato nella nuova comprensione dell'annuncio cristiano della comunità giovannea. In altri termini, la redazione del vangelo è sufficientemente stabile ed unitaria, così da potersi presentare strutturalmente come un duplice processo dall'inizio alla fine, delle forze del male contro Gesù e nel contempo di Gesù contro le prime. La dimensione teologica è affrontata sullo sfondo della comprensione che di Gesù ha voluto e saputo raggiungere la comunità giovannea e nel quadro del rapporto tra Gesù e il Padre e tra Gesù e lo Spirito santo (trattazione notevole). Curiosamente, è a questo punto che il T. svolge ampiamente l'argomento della storia della ricerca: ci saremmo aspettati che lo facesse all'inizio, ma dopo la precedente trattazione ben documentata, la storia della ricerca può apparire ad ogni modo come un consuntivo.
Le tre lettere giovannee vengono trattate con maggiore essenzialità, soprattutto sullo sfondo del loro prodursi storico in relazione all'esistenza della comunità.
Una trattazione esaustiva per la finalità di alta divulgazione della collana ricevono anche l'Apocalisse e le cosiddette lettere cattoliche: Giacomo (X. Alegre), 1-2 Pietro, Giuda (J.-O. Tuñi).
Una bibliografia essenziale e aggiornata, talora commentata, è reperibile alla fine di sezioni importanti dell'opera.
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