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Informazione sulla pubblicazione:
Libri nostri: Marco Adinolfi, La prima lettera di Pietro nel mondo greco-romano

 
 
 
Foto , Libri nostri: Marco Adinolfi, La prima lettera di Pietro nel mondo greco-romano , in Antonianum, 63/2-3 (1988) p. 428-429 .

Il mondo mediterraneo nel primo secolo era unito da una koiné lin­guistica e da una koiné filosofico-religiosa. Se dunque volevano eseguire il comando del Risorto di ammaestrare tutte le genti, i primi cristiani non potevano non servirsi dell'una e dell'altra koiné. Lo hanno fatto, con una ispirata inculturazione, traducendo e trasponendo in parole e schemi mentali ellenistici il dato rivelato che avevano appreso da Gesù in parole  e   schemi  mentali   semitici.

Riflette tale ansia missionaria anche la Prima lettera di Pietro che eccelle nel sintetizzare il messaggio della salvezza così come la Chiesa delle origini lo esponeva nella catechesi, lo viveva nella liturgia e lo espo­neva nei suoi scritti ispirati. E' stata appunto tale costatazione a spin­gere l'Autore, ordinario di Sacra Scrittura al Pontificio Ateneo Antonianum di Roma, a scegliere la  1 Pt per una presentazione originale del­l'impatto del Nuovo Testamento con il mondo greco-romano.

Il volume è impostato come se un dotto dei primi secoli, restato pa­gano o convertitosi al vangelo, nella lettura dell'epistola petrina si sof­fermasse paragrafo per paragrafo a riflettere sui vocaboli a lui familiari e a rievocare, per analogia o per contrasto, i passi a lui ben noti di poeti, storici, tragici, oratori, filosofi e letterati del mondo antico.

Adinolfi fraziona 1 Pt in trentotto piccoli brani. Di ogni brano, rife­rito in traduzione italiana, viene offerta una rapida esegesi intesa a met­tere in evidenza gli insegnamenti etico-religiosi più caratteristici. Seguono due sezioni che captano le voci di un centinaio di autori pagani. La prima sezione, di natura piuttosto filologica, si occupa del significato o dei significati che nel mondo antico ha questo o quel vocabolo usato nello scritto ispirato. La seconda sezione è più specificamente dedicata alle idee. Si tratta di trentotto excursus in cui gli autori greco-romani espongono le loro convinzioni su argomenti molteplici, su la verità e la libertà, la giustizia e la felicità, l'ateismo e la provvidenza, l'imitazione di Dio e il giusto sofferente, la preghiera e i sacrifici umani, le visite degli dèi e le discese all'Ade, la conversione filosofica e la rigenerazione nei misteri, i sovrani divinizzati e gli schiavi, la croce e gli ornamenti fem­minili.

E' in questa sezione soprattutto che l'Autore stabilisce un sereno confronto con il mondo ellenistico. Ora coglie sintonie e affinità tra i due mondi, come per il codice domestico o l'ospitalità. Ora, ad es. per la coscienza, mostra come il pensiero cristiano si è come affinato e arricchito a contatto con l'ellenismo. Ora, è il caso della creazione e della risurrezione della carne: evidenzia le discordanze tra le due culture.

Il volume si chiude con il testo greco di 1 Pt, il suo vocabolario in rapporto a quello del resto del Nuovo Testamento e l'indice degli au­tori greco-romani.



 
 
 
 
 
 
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