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Recensione: AA.VV., Testimonium Christi. Scritti in onore di Jacques Dupont; AA.VV., A cause de VEvangUe. Etudes sur les Synoptiques et les Actes offertes au P. Jacques Dupont. O.S.B. ā l'occasion de son 70' anniver-saire

 
 
 
Foto Herman Z.I. , Recensione: AA.VV., Testimonium Christi. Scritti in onore di Jacques Dupont; AA.VV., A cause de VEvangUe. Etudes sur les Synoptiques et les Actes offertes au P. Jacques Dupont. O.S.B. ā l'occasion de son 70' anniver-saire , in Antonianum, 61/1 (1986) p. 180-182 .

Per il settantesimo genetliaco di Jacques Dupont, « uno dei massimi maestri dell'esegesi neo testamentaria contemporanea» (C.M. Martini), sono state pubblicate quasi al contempo queste due Festschrift, una in Italia, l'altra in Francia, per rendere il doveroso omaggio all'illustre festeggiato.

L'Editrice Paideia, benemerita in Italia per l'ottima cura di numero­sissime pubblicazioni bibliche, ha raccolto nel Testimonium Christi venti­quattro contributi di esegeti italiani, tra i più noti dell'emergente exegesis italica. Nella calorosa Presentazione del volume, il Cardinale C.M. Martini — esegeta assurto a capo della Chiesa ambrosiana — spiega che si tratta di un « riconoscimento affettuoso ed autorevole dell'esegesi italiana alla gran­de lezione di questo studioso, una lezione articolata in una produzione ricchissima che annovera opere fondamentali per la ricerca biblica dei nostri tempi, in un lungo magistero in molte università, tra le quali anche il Pontificio Istituto Biblico, in un impegno vivo e continuo di conferenze, di meditazioni, di divulgazione, in una costante sensibilità spi­rituale e in un fedele e generoso servizio ecclesiale come membro della Pontificia Commissione Biblica e come predicatore della Parola di Dio » (p. VII).

A tale presentazione si aggiunge la Tabula gratulatoria di persone singole, di biblioteche, istituti ed enti italiani e stranieri. Molto preziosa è la completa « Bibliografia degli scritti di J. Dupont dal 1945 al 1984 » (pp. XIX-LXIII), che dimostra l'enorme produzione letteraria di questo monaco-esegeta. I 24 studi toccano quasi tutti l'uno o l'altro aspetto del lavoro scientifico del Dupont. Senza privilegiarne alcuno, ne diamo qui la lista completa. I titoli parlano da sé:

M.G. Angelini, « "Scioglierò in parabole il mistero" (Sai. 78,2). Spunti inter­pretativi sulla vita monastica » (1-33); G. Barbaglio, « Analisi formale e letteraria di 1 Tess. 1-3 » (35-56) ; C. Bìssoli, Esegesi, catechesi biblica, la Bibbia nella catechesi » (57-67); A. Bonora, « Amos difensore del diritto e della giustizia » (57-90); C. Burini, « La "comunione di cuori e di spirito" (Atti 2; 4) nella testi­monianza di Cipriano» (91-109); C. Buzzetti, «Traducendo KEXAPITnMENH (Le 1,28)» (111-116); M, Cimosa, «Lettura cristiana dell'Antico Testamento» (117-139); B. Corsani, «Ascolto della Parola e vita cristiana nell'opera di Luca» (142-149); L. De Lorenzi, «"Godete ed esultate" (Mt 5,11-12). La gioia nelle tribolazioni per il regno secondo Origene » (151-176); R. Fabris, « Il lavoro nel metodo missionario e pastorale di Paolo» (177-191); F. Festorazzi, «"Ecco, ora qui c'è più di Salomone!" (Mt 12,42) » (193-203); V. Fusco, « Il valore salvifico della croce nell'opera lucana » (205-236); G. Ghiberti, « "Uuomo giusto e santo" (Me. 6,20). Tracce di agiografia nel Nuovo Testamento?» (237-255); C. Marcheselli Casale, « Andate e annunciate a Giovanni ciò che udite e vedete" (Mt. 11,4; Le 7,22)» (257-288); A. Moda, «Per una biografia paolina. La lettera di Cle­mente, il Canone Muratoriano, la letteratura Apocrifa» (289-315); F. Montagnini, « "Va, mostrati al sacerdote ... per testimonianza ..." » (317-328); S.A. Panimolle, « La struttura del Discorso della montagna (Mt. 5-7) » (329-350); R. Penna, « Osservazioni sull'anti-edonismo nel Nuovo Testamento in rapporto al suo ambiente culturale » (351-377); M. Pesce, « La profezia cristiana come antici­pazione del giudizio escatologico in 1 Cor. 14,24-25 » (379-438); B. Prete, « Anti­cristo ed anticristi in 1 Giov. 2,18» (439452); G. Scarpat, «Note a tre passi della Sapientia (Sap. 2,16; 2,24; 4,19) » (453-464); G. Segalla, « Struttura filolo­gica e letteraria della Prima lettera ai Corinti » (465-480); S. Zedda, « Christo confixus sum cruci (Gal. 2,19) » (481-492).

A differenza della miscellanea italiana, le Mélanges delle Editions du Cerf sono di carattere internazionale e interconfessionale: nella Tabula gratulatoria sono presenti quasi tutte le grandi firme della scienza neote­stamentaria mondiale (sorprendono tuttavia sia alcune assenze che pre­senze). Il volume si apre con la breve nota benaugurante di F. Refoulé, O.P., Direttore delle Editions du Cerf (l'autore di un recente apprezzato studio su Rm 9-11) e con la succinta biografia del festeggiato di T. Ghes-quière, ex-abbate di Saint-André, l'abbazia nella quale Dom Dupont ha passato la maggior parte dei suoi laboriosi giorni. La Bibliografia finale (pp. 809-826) è meno completa rispetto a quella del Testimonium Christi, perché si limita solo ai libri e articoli tralasciando le recensioni; in com­penso, tuttavia, presenta dieci titoli del Dupont risalenti al 1985, nonché Vindice biblico dei passi ai quali si riferiscono i 39 studi del volume:

Card. G. Danneels, « Exégèse et service de l'Eglise aujourd'hui » (8-14); J.A. Fitzmyer, « Abba and Jesus' Relation to God » (16-38); M. Bouttier, «Le Pére manifeste dans les actes et cache à la piétè. Contraste et unite des chap. 5 et 6 du Sermon sur la montagne selon Matthieu » (39-56); G. Schneider, « Das Vatemnser des Matthàus » (57-90); P. Grelot, « L'origine de Matthieu 16,16-19 » (91-106); R. Schnackenburg, «Petrus im Matthàusevangelium » (107-126); J. Gnil-ka, «Das Kirchenbild im Matthàusevanglium » (127-144); I. Broer, «Die Parabel vom Verzichi auf das Prinzip von Leistung und Gegenleistung (Mt  18,23-35) » (145-164); A. Puig I. Tàrrech, « La parabole des talents (Mt 25,14-30) ou des mines (Le 19,11-28) » (165-194); X. Léon-Dufour, « Presence du Seigneur ressuscité (Mt 28,16-20) » (195-210); G. Lohfink, « Die Metaphorik der Aussaat im Gleichnis vom Sàmann (Mk 4,3-9) » (211-228); J.D.G. Dunn, « Jesus and Ritual purity: a Study on the tradition-history of Mark 7,15» (251-276); J. Schlosser, «Me 11,25: Tradition et rédaction » (277-302); K. Kertelge, « Das Doppelgebot der Liebe im Markusevangelium » (303-322); B. Standaert, « L'art de composer dans l'oeuvre de Lue » (323-348); F. Bovon, « Effet de réel et flou prophétique dans l'oeuvre de Lue » (349-360); P.-M. Bogaert, « Histoire et prophétie dans la composition des Antiquités bibliques du Pseudo-Philon » (361-376); M.-A. Chevalier, « Apparen-tements entre Lue et Jean en matière de pneumatologie » (377-408); L. Legrand, « Deux voyages: Le 2,41-50; 24,13-33 » (409-430); J.-N. Aletti, « Jesus à Nazareth (Le 4,16-30). Prophétie, Ecriture et typologie » (431-452); J. Delobel, « Luke 6,5 in Codex Bezae: The man who worked on Sabbath » (453-478); C.-P. Màrz, « "Feuer auf die Erde zu werfen, bin ich gekommen ..." Zum Verstàndnis und zur Entstehung von Lk 12,49 » (479-512); D. Zeller, « Entriickung zur Ankunft als Menschensohn (Lk 13,34f.; ll,29f.) » (513-530); C. Cavallin, « "Bienheureux sera-tu ... à la résurrection des justes". Le macarisme de Le 14,14 » (531-546); C. Focant, « Tromper le Mamon d'iniquité (Le 16,1-13) » (547-570); J. Kremer, « Der arme Lazarus. Lazarus, der Freund Jesu. Bobachtungen zur Beziehung zwischen Lk 16,19-21 und Joh. 11,1-46 » (571-584); J. Lambrecht, « Reading and Rereading Lk 18,31-22,6 » (585-612); I. de la Potterie, « La parabole du prétendant à la royauté (Le 9,11-28)» (613-642); J. Ponthot, « Vers l'historisation lucanienne de la séquence pascale » (643-654); F. Neirynck, « Le 24,36-43. Un récit lucanien » (655-680); C. K. Barrett, « Sayings of Jesus in the Acts of the Apostles » (681-706); E. Grasser, « Ta peri tès basileias (Apg 1,6; 19,8)» (707-726); L. Hartman, « La formule baptismale dans les Actes des Apótres: quelques observations relative au style de Lue » (727-738); « Unite de recherche associee » de la Fa-culté de théologie protestante de Paris, « Sur le discours d'Etienne en Actes 7 » (739-756); A. Weiser, « Tradition und lukanische Komposition » (757-768); M. Car-rez, « Note sur les événements d'Ephèse et l'appel de Paul à sa citoyenneté romaine » (769-778); P.-R. Tragan, « Les "destinataires" du Discours de Milet. Une approche du cadre communautaire d'Ac 20,18-35» (779-798); S. Legasse, « Paul sanhédrite? A propos d'Ac 26,10 » (799-807).

Le miscellanee in onore di qualcuno sono doni, segni di gratitudine, per cui sarebbe fuori luogo paragonare il valore di questa Festschrvft « internazionale » con quell'italiana. Forse si potrebbe osservare che A cause de l'Evangile è più consono all'interesse scientifico del festeggiato, perché limita i contributi unicamente ai temi riguardanti i Sinottici e gli Atti. Già di per sé è caso unico che uno studioso riceva al contempo due omaggi così ponderosi, entrambi segni di profonda stima per una vita spesa al servizio della Parola: una vita, che promette ancora — e ce lo auguriamo di cuore — tanti frutti maturi di una lunga e paziente seminagione.



 
 
 
 
 
 
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