Ricordare l’emergere del tema fede-cultura dal 1965 in poi.
Allargare l’orizzonte con intuizioni dal campo antropologico o imprenditoriale o filosofico: Girard, Schein, Taylor.
Domande per la discussione:
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In che senso e perché la cultura potrebbe essere un “locus theologicus”?
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Come discernere l’impatto della cultura vissuta sull’immaginario religioso?
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In che tono la Chiesa dovrebbe essere “contro-culturale”?
Citazione da Vincent J. Miller, Consuming Religion: Christian Faith and Practice in a Consumer Society (2005):
L’impatto della cultura consumistica è più complesso e profondo di quanto il tipico discorso ecclesiastico in materia si renda conto. Bisogna superare un focus esclusivo sulle idee e riconoscere che il potere delle “pratiche” culturali può ridurre la religione ad un oggetto di consumo.