Venerdì 24 gennaio 2014, alle ore 17:00, si è svolto l’incontro di riflessione e preghiera
La realtà della Chiesa nel dibattito ecumenico oggi, organizzato dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. L’evento si poneva nel contesto della
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e in occasione della presentazione di due volumi di tematica ecumenica:
La testimonianza della Chiesa nel mondo contemporaneo, edito a cura di Luca Bianchi dalle Edizioni San Leopoldo, e
Pionieri dell'ecumenismo spirituale, pubblicato dalle Edizioni Dehoniane Bologna a cura di Angelo Borghino e Paolo Martinelli.
L’incontro è stato moderato dal prof. Roberto Giraldo, Preside dell'Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino, e introdotto da mons. Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Sono intervenuti S.E.R. mons. Ioannis Spiteris, Arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia e Amministratore Apostolico di Tessalonica, e il prof. William Henn, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Mons. Spiteris, membro della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico ufficiale tra la Chiesa cattolica-romana e la Chiesa ortodossa, ha presentato l’attuale situazione di questo dialogo.
Dopo una breve retrospettiva storica, nella quale ha ricordato innanzitutto il dialogo dell’amore tra le due Chiese, fortemente voluto soprattutto dalle luminose figure di Paolo VI e Atenagora I, e poi il passaggio al dialogo della verità, e cioè il vero e proprio dialogo teologico, si è soffermato sui documenti già approvati dalla Commissione mista, e in particolare sul documento di Ravenna. Questo documento, approvato nel 2007 con il titolo
Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa. Comunione ecclesiale, conciliarità e autorità, è particolarmente significativo poiché in esso per la prima volta cattolici e ortodossi sono stati d’accordo nell’ammettere che anche nella Chiesa universale è necessario che ci sia un primo, come esiste a livello locale e regionale, e che questo «primo universale» è il vescovo di Roma. Naturalmente si riconosce con sincerità che le due parti non sono poi d’accordo nell’interpretare sia il modo secondo il quale l’autorità del vescovo di Roma dovrebbe essere esercitata, sia i suoi fondamenti scritturali e teologici.
Il prof. Henn, membro della Commissione
Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese, ha presentato l’ultimo documento che è stato approvato da quella commissione e che ha visto p. Henn tra i principali redattori. Si intitola
La Chiesa: verso una visione comune, ed è stato presentato all’Assemblea Generale del CEC che si è tenuta a Busan, in Corea, nel novembre del 2013. Il documento conclude quasi vent’anni di lavoro sull’ecclesiologia e riveste una particolare importanza dal momento che si tratta non di un semplice testo di studio, bensì di un “testo di convergenza”, il secondo del genere nella storia di Fede e Costituzione dopo il cosiddetto BEM (
Battesimo, Eucaristia, Ministero). L’incontro è terminato con un momento di preghiera, organizzato dalle studentesse dell’Istituto di Spiritualità.