Canaccini Federico ,
Parroci e pievani nel territorio aretino agli inizi del Trecento,
in
Antonianum, 78/4 (2003) p. 693-703
.
Abstract: Il breve articolo che segue prende le mosse da alcuni documenti, sinora inediti, contenuti in un faldone notarile relativo ai primi anni del Trecento. Le carte, come vedremo meglio, sono redatte da un notaio, Ser Feo, attivo nella città di Arezzo negli anni in cui vi signoreggia il vescovo Guido Tarlati di Pietramala (1312-1327). Tra le carte esaminate, riguardanti gli argomenti più vari e disparati, alcune trattano aspetti relativi all’amministrazione del territorio pievano in cui era ripartita la diocesi aretina. I documenti sono relativi ad un’area abbastanza circoscritta, comprendente i territori pievani della pieve di Capolona, di quella di Spelino e di quella di S. Polo, tutte a Nord della città di Arezzo. Abbiamo perciò qui raccolto questi tre documenti, tentando di trarne alcune significative riflessioni, naturalmente precedute dalla descrizione del codice da cui sono tratti i tre atti che trascriviamo in fondo al nostro breve saggio.
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