Oviedo Lluis ,
Libri nostri: CZESLAW TEKLAK, Le ricerche marxiste su Gesù di Nazareth,
in
Antonianum, 81/1 (2006) p. 197-198
.
Il professor Teklak offre uno studio complessivo delle ricerche avviate dall’inizio del marxismo su diversi aspetti: storici, ideologici e religiosi attorno alla figura di Gesù.
Il testo è frutto di molti anni di lavoro e di una indagine approfondita ed esaustiva su tutti gli autori importanti che hanno trattato il tema in quell’area di pensiero. Si può affermare che l’opera riflette la ricerca matura di uno studioso attento ai problemi contestuali della teologia, e che non evita il dialogo apologetico.
La lettura del testo mostra una chiara evoluzione nelle prospettive marxiste, che si muovono sempre verso posizioni di migliore comprensione e di maggiore dialogo con altri studi esegetici e storici, ma mostra anche chiaramente i molti limiti di quel tentativo di comprensione di Gesù al di fuori della cornice credente.
Il libro è diviso in tre parti. La prima tratta delle “Ricerche marxiste su Gesù in Unione Sovietica e nei paesi del socialismo reale”. Si parte delle origini: le dottrine classiche di Marx e Engels; poi sfilano autori che hanno preparato con le loro teorie la Rivoluzione di Ottobre: Bebel, Lafargue e Kautsky; continuano gli studi sovietici su Gesù nel periodo tra le due Guerre, e che si iscrivono nei tentativi di propaganda anti-religiosa in Unione Sovietica. Dopo la Seconda Guerra, ai tempi dello stalinismo, gli sforzi della propaganda volgono a rendere Gesù non più che una figura mitologica; nel suo parossismo, la propaganda guidata da alcuni intellettuali organici era volta a negare l’esistenza reale di Gesù, anche se cominciano a farsi sentire voci che, almeno, ammettono quell’evento storico, anche se ne propongono letture alternative e critiche.
La seconda parte verte sulle “Ricerche su Gesù dei marxisti eterodossi di fronte al marxismo dei paesi del socialismo reale”. Il neomarxismo configura un orizzonte particolare nel quale si combinano diversi approcci. In genere, si va oltre la funzionalità propagandista e la negazione dell’esistenza storica. Alcuni autori sono decisamente più positivi, ma solo in quanto scoprono in Gesù e la sua dottrina delle convergenze con la visione e la causa marxista. Alcuni studiosi marxisti combinano diversi paradigmi per approfondire il loro accesso a Gesù, come è il caso di Fernando Belo, del quale si offre una esposizione approfondita, il che addirittura arricchisce il fondo di metodi e discorsi su tale persona e la sua opera. Questa parte si chiude con analisi e proposte nel contesto della nuova evangelizzazione nei paesi postcomunisti.
La terza parte raccoglie alcuni allegati interessanti. Il primo sulla visione marxista di San Francesco e dell’Ordine Francescano; il secondo sul dialogo tra marxisti e cristiani; il terzo sul fenomeno religioso nei paesi postcomunisti; e il quarto sui francescani nei paesi postcomunisti. Questi contributi aggiornano su diversi fronti la questione dell’influsso e delle conseguenze del dominio ideologico e politico del marxismo in tutta l’area slava.
Il testo è di grande utilità per chi vuole seguire le vicende di quel processo intellettuale e, in un senso pratico, per avviare in modo più consapevole l’attività di nuova evangelizzazione nelle zone che hanno subito l’influsso della propaganda marxista.
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