Freyer Johannes B. ,
Inaugurazione dell'Anno Accademico 2008-2009. Messaggio del Rettore Magnifico, Johannes B. Freyer,
in
Antonianum, 84/1 (2009) p. 200-212
.
In questa occasione, in cui, oltre a inaugurare l’anno accademico 2008-2009, diamo avvio al secondo triennio dell’Antonianum come “Pontificia Università”, vorrei soffermare l’attenzione sulle novità che hanno caratterizzato il precedente triennio e, innanzitutto, sull’adeguamento della nostra Università alle indicazioni del Processo di Bologna, di quel processo, cioè, condiviso da ben 45 paesi europei, tra cui la Santa Sede, volto alla realizzazione di uno spazio europeo dell’istruzione superiore. Tra le altre cose l’adeguamento implica: a) una maggiore apertura ai laici, con la possibilità di offrire un servizio accademico e presentare il pensiero francescano a un pubblico più vasto, al fine di creare una cultura francescana “diffusa” a servizio della Chiesa e del mondo; b) il miglioramento, grazie al coinvolgimento nel processo delle università europee, della qualità della ricerca, una più approfondita conoscenza e capacita professionale, la partecipazione alla creazione e alla promozione di valori umani, incluso quello della religione.
A un livello più pratico l’adozione nella vita accademica, negli statuti e nelle norme degli “Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area” comporta: a) l’introduzione nei metodi di insegnamento di una combinazione di insegnamento frontale (1/3), ricerca personale sotto tutoraggio, studio personale e apprendimento pratico (2/3); b) nuove modalità di reclutamento dei professori; c) il rispetto dell’autonomia degli atenei sul piano della ricerca e la garanzia a medio e lungo termine di una situazione economica di equilibrio tra le spese di attuazione della programmazione accademica e le disponibilità finanziarie - ciò vuol dire che sul piano della disponibilità delle risorse la nostra Università nell’ambito dell’Ordine non può essere messa sullo stesso piano di un convento o altra entità interna.
Inoltre, il Processo di Bologna implica un controllo della qualità attraverso:
a) la rielaborazione e riqualificazione dei programmi di studio e di ricerca; b) la valutazione continua dell’insegnamento e della qualità della ricerca di tutti i docenti; c) la promozione della formazione permanente dei professori, non esclusi quelli degli istituti affiliati e aggregati; d) la trasparenza della gestione amministrativa, in particolar modo delle modalità di erogazione delle borse di studio e di utilizzo dei fondi pubblici.
Nel precedente triennio la nostra Università ha accresciuto, grazie agli istituti affiliati e aggregati, la presenza nel mondo, dando prova di una vocazione internazionale e interculturale.
Oltre all’Italia, con la sede romana, quella veneziana e gli studi teologici di Benevento, Milano, Nola, Verona e Venezia; oltre a Israele, con la gerosolomitana Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia; oltre alla Spagna, con l’istituto aggregato di Murcia in cui e possibile conseguire la licenza in teologia fondamentale, la nostra Università e presente in Argentina (Buenos Aires), Brasile (Petropolis), Ecuador (Quito), Giappone (Tokio), Messico (Monterey), Repubblica Democratica del Congo (Kolwesi), Zambia (Lusaka).
Sono stati siglati dei contratti di collaborazione con l’Universitat Potsdam e con la Philosophisch Theologische Hochschule di Munster – altre collaborazioni sono in cantiere con le istituzioni di Bevheley, Canterbury e St. Bonaventure. Inoltre, e stato sottoscritto un contratto di reciproco riconoscimento e collaborazione fra l’Unione delle Università Pontificie e le università statali del Lazio.
Penso che tutti conoscano il romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco - molti avranno visto probabilmente l’omonimo film. Il francescano William von Baskerville arriva con il novizio Adson all’abbazia, meta del loro viaggio. Ad Adson che chiede: ≪Maestro, tu pensi, che questo e un luogo nel quale Dio si sente bene?≫, William risponde: ≪Esiste in questo mondo un luogo nel quale Dio si sente bene?≫.
Il francescano William cerca di introdurre Adson in un mondo caratterizzato da odio e lotte fra potenze, affinchè, spronato a un confronto con la realtà, riesca a orientarsi. Il modo di educare e formare di William mira, non a costringere il Novizio a camminare sull’unica via ritenuta giusta dal Maestro, bensì a mostrare le molteplici strade possibili, affinchè imparari a scegliere e a vivere in questo mondo secondo la sue convinzioni e la sua fede.
La domanda di Adson e, a mio parere, un interrogativo cruciale per la tradizione francescana. La risposta di William non scioglie il dubbio sulla possibilità in questo mondo di ≪un luogo nel quale Dio si sente bene≫, un dubbio con cui i francescani non potevano vivere: al centro della fede di un francescano sta il Dio che si e incarnato; al centro della devozione di un francescano sta il presepio. Ma la realtà dimostra che questo mondo non e un luogo nel quale questo Dio, che ha preso la carne umana, si sente bene!
Questa verità si materializza per il francescanesimo nella realtà della croce, la croce che prende tante forme nella storia umana.
Ma in un mondo dove Dio non si sente bene nemmeno l’uomo sta bene. Ebbene, i francescani non si sono mai rassegnati a questo mondo dove ne Dio ne l’uomo stanno bene, reagendo non con il disprezzo e la “fuga mundi”, bensì con l’accettazione della sfida per un mondo in cui sia l’uomo, sia Dio si possano sentir bene. Ecco il fine degli sforzi formativi dei francescani: un mondo dal volto diverso, quello del bene, del bello, del vero, della felicità e dell’amore.
In questo breve episodio della vicenda del novizio Adson e del suo maestro William vedo riassunto il compito di una università francescana e pontificia: dare la capacita di vivere la fede liberamente nella realtà di questo mondo e incitare a donare a quest’ultimo il volto del bene, del bello, del vero e la possibilità di trovare la felicita attraverso un amore autentico.
Fa parte della tradizione francescana non portare avanti un studio sterile, indifferente alla realtà. Qual e la nostra realtà attuale?
Credo che dopo il crollo del comunismo e di un socialismo disumano assistiamo in questo momento storico al crollo del capitalismo nelle sue forme più drastiche, un crollo causato da una dottrina estrema, che ha sottomesso la vita al consumo frenetico e alla speculazione senza limite, dall’immoralità e dalla cupidigia di tanti dirigenti, politici, operatori di borsa e maestri della scienza - perche in parte anche lo studio, la scienza e la ricerca sono stati strumentalizzati per il profitto di pochi e non per il benessere di tutti. Una immoralità e una cupidigia che hanno diviso il nostro mondo tra pochi ricchi e una maggioranza sempre più povera. Questo e solo un esempio di come non ci troviamo in un mondo nel quale l’uomo e Dio possano sentirsi bene.
Lo spirito francescano non si rassegna e, sulla scia di una lunga esperienza e tradizione in quasi tutte le scienze, ha il coraggio di sognare un mondo diverso, più vicino ai valori della vita, del Vangelo e del Regno di Dio, in cui sia l’uomo, sia Dio possano sentirsi meglio. Il francescano, la francescana hanno il corraggio di sognare il differente, anche l’apparentemente impossibile in quanto dono e non merce.
Nel contesto attuale si usa molto il termine “liberta” - in effetti si e fatto, si fa un gran parlare di libero mercato. La tradizione francescana ha elaborato una sua via alla liberta, senza trascurare l’ambito economico, via alla libertà su cui e a mio avviso importante, anche per i nostri compiti accademici, soffermare l’attenzione. Essa e per i francescani una formazione della volontà libera. La realtà mette il pensatore francescano davanti a una volontà che da una parte e dominata dai desideri, dalle fantasie, dai sentimenti dell’uomo, dall’altra vuole spadroneggiare, reggere, regnare. Cosi la volontà e imprigionata tra le forze che la determinano e il proprio desiderio di comandare.
Con una volontà incatenata l’uomo non può vivere una vera liberta, al massimo può accedere a una liberta dominata da sentimenti soggettivi, oscurata da pregiudizi e controllata da desideri transitori. L’uomo sperimenta questa pseudo-libertà come delusione, insoddisfazione e restrizione, sentimenti da cui e spinto a un sempre più forte accumulo delle cose materiali. Ci troviamo di fronte alla nascita di un puro materialismo, consumismo, capitalismo. Per questo la nostra via alla libertà prende avvio da una purificazione della volontà.
La volontà deve essere educata a liberarsi per quanto possibile da tutto quello che la domina soggettivamente ma anche dal proprio desiderio di spadroneggiare.
Questa purificazione, necessaria per poter vivere la libertà, non richiede la negazione totale della propria volontà ma esige l’educazione al discernimento.
Un primo livello di discernimento consiste nel fronteggiare le tante fantasie e, talora, fantasticherie che possono dominare e suggestionare la volontà, obiettivo a cui può giungere una ragione sana, formata a distinguere il reale dal fantastico, la verità delle cose dalle fantasticherie. Un secondo livello di discernimento e nel dominio dei tanti sentimenti contrastanti che agiscono nell’uomo e che influiscono sull’esercizio della libera volontà, traguardo raggiungibile grazie a una formazione ed educazione che consenta di discernere, controllare e integrare i sentimenti positivamente nella propria vita, affinchè non limitino negativamente la libertà della volontà.
Secondo l’esperienza dei francescani la volontà rimane orientata verso le cose utili di cui l’uomo tenta di impossessarsi. Al centro di questo atteggiamento sta di nuovo l’io umano che usa la volontà per fare sue le cose che servono al proprio piacere e al proprio benessere. Cosi l’uomo inizia a imporre la sua volontà. L’educazione e formazione francescana vogliono portare l’uomo, non più concentrato sul proprio io e desideroso di dominio, a essere capace di scoprire l’altro come auspicabile in se e non perche in qualche modo utile. L’uomo e invitato a promuovere le qualita, la bellezza e la bontà scoperte nell’altro, che ora si propone in una luce diversa e, in virtù di questa diversità, e ciò che bisogna amare e non ciò di cui bisogna impossessarsi.
Così la volontà umana diventa libera di amare. Allora può capitare che l’uomo rinunci anche al possesso e al dominio e diventi libero, per dedicarsi a quelle qualità, a quella bellezza e a quella bontà che si rivelano nell’altro: in quel momento la volontà trova la sua vera liberta nell’amore. “Educare alla libertà” e “formare la libera volontà” per i francescani di tutti i tempi ha sempre voluto dire “imparare ad amare”.
Questa libertà, questo amore proposto dal cammino educativo francescano hanno un fondamento nella libertà di Dio: infatti, la via francescana alla libertà propone l’immagine di un Dio che liberamente vuole l’esistenza dell’uomo e delle altre creature, da cui non vuole trarre alcun vantaggio. Dio non vuole imporre la sua volontà, Dio vuole liberamente le sue creature e le ama per le loro qualità, la loro bellezza e il loro bene.
L’educazione alla libertà ha un ruolo importante nel modello di formazione umana e spirituale proposto tradizionalmente dai francescani: nell’educazione alla liberta e il nucleo di ogni formazione, nucleo a cui deve riandare con la mente chiunque sia coinvolto nei processi educativi. Di più: la promozione dell’educazione alla libertà e tra le responsabilità particolari della Chiesa nonchè degli Stati.
Questa libertà deve essere formata e promossa in particolare attraverso le scienze umane - la filosofia, la teologia e il diritto -, scienze che stanno al centro del nostro insegnamento. Restando nel solco della tradizione francescana, che ha sempre raccolto le sfide dei tempi, e necessario acquisire la capacità di elaborare con l’aiuto della scienza una visione realistica del mondo e della vita come base di una programmazione del futuro. Perciò è necessario superare il modello scolastico di una didattica frontale, stimolare l’attività degli studenti e superare la tendenza a un insegnamento ripetitivo, per favorire la creazione di un pensiero, di una riflessione critica, capace di eleborare e promuovere la visione di un mondo alternativo nel quale sia gli uomini, sia Dio possano sentirsi bene.
La cerimonia di inaugurazione e anche l’occasione per fare il punto sulle attività svolte nell’anno accademico appena concluso. Ecco il quadro sintetico.
1. Attività accademiche
Atto accademico in onore del beato Giovanni Duns Scoto in occasione della memoria liturgica, organizzato in collaborazione con la Commissione Scotistica l’8 novembre 2007. Oltre al Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori e Gran Cancelliere della Pontificia Università Antonianum, fr. Josè Rodriguez Carballo, al Segretario Generale per la Formazione e gli Studi, fr. Massimo Fusarelli, O.F.M., al Vicario Provinciale della Provincia Dalmata del Santissimo Redentore, fr. Peter Milanović, O.F.M., sono intervenuti il prof. Martin Carbajo Nunez, O.F.M., Presentazione del libro “Giovanni Duns Scoto: studi e ricerche nel VII centenario della sua morte”, fr. Barnaba Hechich, O.F.M., Commento sull’Ordinatio di Duns Scoto, e fr. Josip Percan, O.F.M., P. Karl Balić, primo presidente della Commissione Scotistica e della Pontificia Academia Mariana Internationalis nel contesto dello scotismo croato del secolo XX.
Presentazione di Ratzinger J., San Bonaventura: la teologia della storia, Assisi, 2008, il 26 febbraio 2008.
Corso di formazione “Giustizia, pace e integrità del Creato”, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Giustizia, Pace e Integrità del Creato dell’Ordine dei Frati Minori dal 1° al 10 aprile 2008. Sono intervenuti il prof. Rocco D’Ambrosio, Problemi della democrazia: diritti umani e forme di partecipazione, il prof. Johan Fernandez, La risoluzione dei conflitti, il prof. Johannes Baptist Freyer, O.F.M., Visione francescana di giustizia, pace e integrità del Creato: la non-violenza e la salvaguardia del Creato a partire da san Francesco, il prof. Stefano Magazzini, O.F.M., Dottrina sociale della Chiesa e suoi principi fondamentali (destinazione universale dei beni, solidarietà, bene comune), la prof.ssa Giuliana Martirani, Questioni di giustizia internazionale: commercio internazionale (B.M., F.M.I., O.M.C.). Il controllo delle risorse, povertà e commercio delle armi, il prof. Sidney Mascarenhas, O.F.M., La visione di giustizia, pace e integrità del Creato nelle altre religioni: Islam, buddismo e induismo, il prof. Francisco O’Conaire, O.F.M., Modello di sviluppo economico attuale e questioni ambientali (sostenibilità dello sviluppo e ambiente), fr. Giacomo Puglisi, S.A., Dialogo interreligioso, il prof. Nicola Riccardi, O.F.M., Visione francescana di giustizia, pace e integrità del Creato: rapporto tra povertà e pace. Antropologia della Gaudium et spes, e il prof. David Volgger, O.F.M., Fondamenti biblici dell’impegno per la giustizia e la pace.
Incontri di studio sul pensiero del beato Giovanni Duns Scoto nel VII centenario della sua morte, organizzato dalla Pontificia Università Antonianum e dalla Pontificia Facoltà Teologica “Seraphicum” dal 23 al 24 aprile 2008. Oltre ai proff. Martin Carbajo Nunez, O.F.M., e Domenico Paoletti, O.F.M.Conv., sono intervenuti il prof. Vincenzo Battaglia, O.F.M., La presenza della cristologia di Scoto in autori contemporanei, il prof. Giovanni Iammarrone, O.F.M.Conv., La cristologia di Scoto: una valutazione alla luce di istanze della cristologia contemporanea, il prof. Leonardo Sileo, O.F.M., L’esercizio della ragione secondo Giovanni Duns Scoto e il prof. Orlando Todisco, O.F.M.Conv., La libertà come responsabilità in Giovanni Duns Scoto.
1.1. Attività interdisciplinari Lezioni scotiste del prof. Timothy Brian Noone, organizzate dalla Facoltà di Filosofia e dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani in occasione del vii centenario della morte di Giovanni Duns Scoto dal 6 al 7 marzo 2008.
1.2. Facoltà di Teologia
Incontro di studio dei docenti degli studi affiliati “La persona umana e la sua libertà”, dal 23 al 26 settembre 2008.
1.2.1. Istituto Francescano di Spiritualità
Incontro “Eucaristia e ricerca dell’unità dei cristiani”, il 15 gennaio 2008.
Giornata di studio “Parola di Dio, vita spirituale e francescanesimo”, il 22 aprile 2008.
XII Simposio di Tarso “Paolo di Tarso, storia, archeologia, ricezione”, organizzato in collaborazione con il Centro di Dialogo Interculturale e Interreligioso “Don Andrea Santoro” dal 22 al 25 giugno 2008 a Tarso e Iskenderun in Turchia.
1.2.2. Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino”
Convengo “Rapporto arte e fede nei luoghi di culto”, il 6 marzo 2008.
1.3. Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia
Corso straordinario per animatori di pellegrinaggi in Terra Santa, dal 15 al 28 febbraio 2008.
XXXIV corso di aggiornamento biblico-teologico “San Paolo”, dal 25 al 28 marzo 2008.
Giornata di studio “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa: verso la XII assemblea del Sinodo dei Vescovi”, organizzata in collaborazione con lo Studium Theologicum Salesianum “SS. Peter and Paul” di Gerusalemme il 26 aprile 2008 a Gerusalemme.
1.4. Facoltà di Diritto Canonico
V dies academicus “De iure auctoris ad proprium opus Ecclesiaeque Catholicae ad proprium nomen”, organizzato dalla Facolta in collaborazione con il Klaus-Morsdorf Studium fur Kanonistik della Ludwig-Maximilians- Universitat di Monaco di Baviera, il Kanonistisches Institut e il Johannes- Overath-Institut dell’Universitat Potsdam in Germania e con il patrocinio della Consociatio Internationalis de Studio Iuris Canonici Promovendo il 18 febbraio 2008.
1.5. Facolta di Filosofia
Seminario “Antropologia e conoscenza mistica”.
Giornata di studi “La singolarità della persona”, organizzata in occasione del VII centenario della morte di Giovanni Duns Scoto il 15 maggio 2008.
Lezione del prof. Vittorio Hosle, L’idea di una filosofia razionale della religione, il 10 giugno 2008.
1.6. Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani
Incontro di studio “Paleografia, filologia e storia a servizio di Tommaso da Celano: la Legenda umbra”, il 26 ottobre 2007.
ii giornata di studio “Osservanza francescana al femminile” sul tema “Umanesimo e cultura delle Clarisse dell’Osservanza”, organizzata in collaborazione con il Monastero “Santa Lucia” di Foligno (PG) il 10 novembre 2007 a Foligno (PG).
II stage di archivistica riservato agli operatori degli archivi delle famiglie francescane, dal 19 al 23 novembre 2007.
Presentazione de Il Vangelo come forma di vita: in ascolto di Chiara nella sua Regola, a cura di Federazione S. Chiara di Assisi delle Clarisse di Umbria- Sardegna, Padova, 2007, organizzata in collaborazione con il Monastero delle Clarisse “Sant’Agnese” di Perugia e l’Istituto Teologico di Assisi il 18 gennaio 2008.
Presentazione di Faes De Mottoni B., Figure e motivi della contemplazione nelle teologie medievali, Firenze, 2007, organizzata in collaborazione con il Centro Culturale Aracoeli il 25 gennaio 2008.
Stage di biblioteconomia e catalogazione del libro antico, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
Seminario di studio “Ludovico Lazzarelli, l’Ovidio cristiano: edizione delle opere e nuovi problemi critici”, organizzato in collaborazione con l’Edizione Nazionale delle Opere di Ludovico Lazzarelli e il Centro Culturale Aracoeli il 29 febbraio 2008.
VI convegno di Greccio “Francesco a Roma dal signor Papa”, organizzato in collaborazione con il Centro Culturale Aracoeli, la Provincia Romana dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e la Provincia Abruzzese di San Bernardino da Siena dell’Ordine dei Frati Minori dal 9 al 10 maggio 2008 a Greccio (RI).
Presentazione di Sella P., Il Vangelo in Oriente: Giovanni da Montecorvino, frate minore e primo vescovo in terra di Cina (1307-1328), Santa Maria degli Angeli - Assisi, 2008, organizzata in collaborazione con la Gioventù Francescana e l’Istituto Teologico di Assisi il 16 maggio 2008.
1.7. Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis”
II seminario di formazione per religiose francescane “Un altro francescanesimo” sul tema “Valutazione quantitativa”, dal 12 al 14 marzo 2008.
Giornata di studio “Donna, Chiesa e società” sul tema “La donna, testimone di speranza a servizio della Chiesa e del mondo”, il 14 maggio 2008.
2. Professori
I nuovi professori dell’anno accademico 2007-2008 sono stati: Alici Luigi, LCO, Italia, Facoltà di Filosofia Dienberg Thomas, O.F.M.Cap., Germania, Facoltà di Teologia
Gutierrez Rivas Moises, O.F.M., Spagna, Facoltà di Filosofia Kijas Zdzisław, O.F.M.Conv., Polonia, Facoltà di Teologia Martinez Fresneda Francisco, O.F.M., Spagna, Facoltà di Teologia Nimac Dragan, O.F.M., Croazia, Istituto Superiore di Scienze Religiose Pagliacci Donatella, LCA, Italia, Facoltà di Filosofia Peixoto Jorge Oscar, O.F.M.Conv., Argentina, Facoltà di Teologia Pieralli Luca, O.C.D., Italia, Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani Rodriguez Roman Francisco Javier, O.F.M., Messico, Facoltà di Filosofia Vauchez Andre, LCO, Francia, Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani
3. Studenti
Gli studenti iscritti sono stati 660. Nella sede romana, a fronte di un numero di studenti pari a 450 - di cui 100 O.F.M. -, il totale dei nuovi iscritti è stato di 174.
3.1. Facoltà di Teologia
O FC S U
1. al Baccalaureato 34 32 2 -- --
2. alla Licenza
a. in Dogmatica 18 13 3 -- 2
b. in Teologia fondamentale 17 17 -- -- --
b. in Spiritualità 64 38 13 3 10
c. in Studi ecumenici 60 23 34 3 --
3. al Dottorato
a. in Teologia biblica 7 2 5 -- --
b. in Dogmatica 9 2 7 -- --
c. in Spiritualità 18 8 10 -- --
d. in Studi ecumenici 22 1 21 -- --
4. al Master 20 20 -- -- --
5. al Magistero 70 51 7 12 --
6. al Diploma in spiritualità 36 31 -- 4 1
Totale 375 238 102 22 13
3.2. Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia1
1. al Baccalaureato 50 46 -- 4
2. alla Licenza 46 46 -- --
3. al Dottorato 9 5 4 --
4. al Diploma 6 6 -- --
5. al Diploma Superiore 1 1 -- --
Totale 112 104 4 4
3.3. Facoltà di Diritto Canonico
1. al Biennio propedeutico 4 4 -- -- --
2. alla Licenza 28 23 2 1 2
3. al Dottorato 21 8 12 1 --
Totale 53 35 14 2 2
3.4. Facoltà di Filosofia
1. al Baccalaureato 42 24 3 9 6
2. alla Licenza 15 7 3 5 --
3. al Dottorato 21 9 12 -- --
Totale 78 40 18 14 6
3.5. Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani
1. al Diploma 21 11 5 3 2
1 Al totale di 112 iscritti alla Facoltà nei cinque cicli di studio ai gradi accademici e ai diplomi sono da aggiungere 6 studenti straordinari e 15 uditori non ascrivibili a un ciclo di studio in particolare.
3.6. Statistiche per continente (sede romana)
Africa 60
Americhe 80
Asia 67
Europa 243
3.7. Dati statistici totali
Sede romana 450
Sede gerosolimitana 133
Istituto di Studi Ecumenici 60
Instituto Teologico Franciscano 17
Totale 660
5. Gradi accademici
5.1. Baccalaureato
1. in Teologia
a. Sede romana 8
b. Sede gerosolimitana 5
2. In filosofia 3
5.2. Licenza
1. In teologia
a. Teologia biblica --
b. Dogmatica 3
c. Spiritualità 15
d. Studi ecumenici 9
2. In scienze bibliche e archeologia 6
3. In diritto canonico 5
4. In filosofia 1
5.3. Dottorato
1. In teologia
a. Teologia biblica --
b. Dogmatica 1
c. Spiritualità 4
d. Studi ecumenici 3
2. In scienze bibliche e archeologia 2
3. In diritto canonico 2
4. In filosofia 6
5.4. Tesi pubblicate
1. In teologia
a. Teologia biblica 1
b. Dommatica 2
c. Spiritualità 1
d. Studi ecumenici --
2. In scienze bibliche e archeologia 1
3. In diritto canonico 2
4. In filosofia 3
5.5. Magistero in scienze religiose 4
5.6. Diplomi vari
1. Master per formatori 17
2. Spiritualità francescana 7
3. Diploma superiore 1
4. Formazione biblica 8
5. SSSMF 2
6. Cultura religiosa 1
6. Edizioni
Nello scorso anno accademico e stato pubblicato il volume Canaccini F., Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII, 2008, p. 197.
Prima di concludere il mio intervento voglio dar conto di alcune iniziative da promuovere nel prossimo triennio.
1) Creazione di una rete di solidarietà degli ex-alunni e di una rete di benefattori.
2) Potenziamento dei centri connessi alla nostra Università.
3) Proseguimento del percorso di adeguamento alle indicazioni del processo di Bologna.
4) Promozione di progetti finalizzati alla creazione di un pensiero e di
una prassi alternativa, in risposta alle sfide attuali - possibili temi da svillupare
in una prospettiva francescana sono quelli della giustizia e della pace, dell’ambiente e dell’economia, di una filosofia e teologia fedeli alla tradizione ma con un taglio alternativo in vista di una nuova prassi pastorale e dell’evangelizzazione.
5) Formazione di nuovi docenti a livello internazionale.
6) Ulteriore definizione del profilo francescano e rafforzamento della collaborazione con la famiglia francescana.
7) Elaborazione di un progetto sociale-pastorale dell’Università.
Ho accennato poc’anzi a come il fine degli sforzi formativi dei francescani sia la creazione di un mondo dal volto diverso, quello del bene, del vero, della felicita, dell’amore e del bello. In quel bello c’e anche la bellezza della musica, di quella musica che a breve il maestro Enzo Tei e la sua Scuola andranno a eseguire.
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