Schena Francesca ,
Seminario di studio in occasione della presentazione del volume di Giovanna Maria della Croce, Rivelazioni. Libri secondo e terzo a laude di Dio,
in
Antonianum, 84/2 (2009) p. 410-412
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Il giorno 13 marzo 2009, presso la Pontificia Università Antonianum, si è tenuta la presentazione del volume dal titolo “Giovanna Maria della Croce, Rivelazioni. Libri secondo e terzo a laude di Dio”, a cura di Alessandra Bartolomei Romagnoli, edito da SISMEL - Edizioni del Galluzzo, Firenze 2007.
Ad introdurre il seminario, in qualità di coordinatrice, è stata la Professoressa Barbara Faes de Mottoni, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la quale, dopo i saluti di prassi, ha illustrato il piano generale dell’edizione critica di tutti gli scritti di Giovanna Maria della Croce.
L’esposizione della docente si e successivamente concentrata su un rapido ma puntuale excursus inerente alla biografia della mistica in questione; inoltre ha ricordato che il presente seminario di studio si inserisce in un progetto organico della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, nell’ambito del quale sono stati giù realizzati incontri simili come quelli, solo per ricordarne qualcuno, riguardanti la spiritualità della beata Battista da Varano, o le giornate di studio annuali sulle Clarisse dell’Osservanza.
Prima di dare avvio agli interventi, la Professoressa ha comunicato che il prof. Carlo Ossola ha cortesemente inviato un suo intervento scritto, essendo impossibilitato ad essere presente al seminario di studi organizzato dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani e dal Centro Culturale Aracoeli,.
Il primo relatore a prendere la parola è stato il Professore Claudio Leonardi, Presidente onorario della Società Internazionale per lo studio del Medioevo Latino, il quale ha esordito definendo il volume della Romagnoli“straordinario”, sia per quanto riguarda il testo tradito che per la ricchissima e preziosissima introduzione che ne e il preludio. Egli ha puntualmente ripercorso i tratti salienti della vita di Giovanna Maria Della Croce, prendendo le mosse da un’analisi storica fino ad arrivare ad una più complessa sintesi spirituale. Secondo Leonardi, infatti, Giovanna Maria della Croce riveste il duplice ruolo di mistica e profetessa all’interno della temperie culturale e religiosa del suo tempo, il XVII secolo.
Il professore, estrapolando di volta in volta alcuni brani significativi dell’edizione in oggetto, ha esordito introducendo uno dei temi centrali nella trattazione della nostra autrice, ossia la devozione al cuore di Cristo.
Giovanna Maria della Croce più e più volte fa riferimento al cuore, come sede dell’amore per Dio, in quanto desiderio del Signore in senso sia ascendente che discendente. Se e vero, infatti, che il mistico anela a Dio, e tutto proteso verso il cielo, non si può certo negare che sia Dio stesso a desiderare di essere amato dall’uomo, in una “corrispondenza d’amorosi sensi”. E questo il punto di partenza imprescindibile per comprendere il processo di annichilimento del mistico, ovvero la rinuncia a se stesso ed, in primis, al proprio cuore, in quanto motore propulsore di vita. E’ solo attraverso la morte mistica, dunque, che si realizza compiutamente la deificatio. A conclusione del suo intervento, Leonardi ha poi enucleato un altro aspetto estremamente importante nell’ambito del misticismo di Giovanna Maria della Croce, ovvero le visioni che vedono come protagonisti Dio stesso, Maria e la nostra mistica. Ella ha un tale rapporto di confidenza con Dio, che il Creatore stesso le spiega il fine ultimo di questo dialogo.
A seguito della relazione del Professor Leonardi, ha ripreso la parola la Professoressa Barbara Faes de Mottoni, che ha puntualmente sintetizzato gli argomenti essenziali oggetto della trattazione e ha contestualmente introdotto la relazione del Professor Cacciotti, docente presso la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani. Egli ha parlato, a proposito del volume della professoressa Romagnoli, di “un’edizione eccellente e provvidenziale”, dal momento che si colloca in un quadro assai modesto, in quanto al numero, di edizioni in ambito mistico. Prendendo spunto dalla vita spirituale di Giovanna Maria Della Croce, ha proposto una definizione di mistica che e a suo giudizio “la descrizione dell’esperienza diretta e passiva della presenza di Dio”. Per descrizione e da intendersi, infatti, l’elaborazione scritta, la produzione testuale distinta per generi letterari, che fissa a memoria imperitura l’esperienza del mistico con Dio. Essa è, inoltre, considerata nella sua duplice accezione di “diretta” e “passiva”, in quanto da un lato il mistico e toccato direttamente dall’esterno nel suo io più profondo e vive, quindi, un’esperienza passiva, in quanto è colui che riceve la scienza da Dio stesso. Nella fattispecie, in Giovanna questa esperienza si sublima in un’unione sponsale con Dio.
Alla presentazione e seguito un dibattito molto vivace ed interessante riguardo al concetto di mistica nel corso del quale sono intervenuti, tra gli altri, il Professor Marco Bartoli, docente presso la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani e Padre Pietro Messa, Preside della medesima Scuola.
Alla domanda riguardante la grande insistenza sulla dimensione mistica – che potrebbe apparire persino eccessiva – con cui Claudio Leonardi negli ultimi ha presentato la figura di Francesco d’Assisi, contrapponendosi ad una ben diffusa storiografia, il suddetto Professore ha risposto che la sua intenzione e soltanto quella di rimarcare la motivazione cristiana dell’agire e pensare dell’Assisiate; e questo perche secondo lui tale dimensione spesso è trascurata.
A conclusione dell’incontro la coordinatrice, Professoressa Barbara Faes de Mottoni, ha ringraziato i presenti invitandoli ai prossimi appuntamenti, che verteranno soprattutto su Angela da Foligno.
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