Nobile Marco ,
Recensione: F. García López, Il Pentateuco ,
in
Antonianum, 79/3 (2004) p. 575
.
Questo volume è il primo dei due dedicati ai cosiddetti libri storici dell’AT, ma è uscito dopo il secondo per motivi comprensibili, data la difficoltà del tema. Dobbiamo dire che il presente saggio è decisamente superiore rispetto al primo (3/2), che abbiamo avuto modo di recensire in questa rivista. La superiorità è intesa soprattutto nei riguardi della parte più notevole della letteratura storica, quella che nel volume precedente veniva trattata sotto il titolo di “letteratura deuteronomistica” e che nella sequenza dei libri canonici è immediatamente succedanea ai libri del Pentateuco, con i quali ha un legame intrinseco e con i quali è direttamente coinvolta da sempre, ma soprattutto oggi, nella critica esegetica. Bisogna precisare che la superiorità del presente volume non tocca la bravura scientifica del compianto A. González Lamadrid, che è indiscutibile, ma la sua adeguatezza alle attuali problematiche. E il saggio di García López in questo è magistrale. Possiamo affermare che il suo studio sul Pentateuco si situa come pietra miliare nell’attuale serie di studi concernenti questa tematica. La sua è un’ottima introduzione, coraggiosa e aperta, che offre un’ampia e completa panoramica dello stato della questione, senza pregiudizi, anche se non nasconde le sue preferenze, tra le quali è da ascrivere in particolare la simpatia per la teoria di E. Blum circa la duplicità di redazione del Pentateuco, quella deuteronomistica e quella sacerdotale. All’ampia esposizione della problematica egli fa seguire una dettagliata introduzione ai singoli cinque libri, per poi concludere il saggio con due argomenti, uno riguardante la composizione del Pentateuco e l’altro attinente alla problematica ermeneutica e confessionale, che molto peso ha nella comprensione del Pentateuco, a seconda che si tratti della prospettiva ebraica o di quella cristiana.
|