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Recensione: CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dichiarazione «Dominus Jesus»

 
 
 
Foto Teklak Czeslaw , Recensione: CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dichiarazione «Dominus Jesus», in Antonianum, 77/2 (2002) p. 362-364 .

II volume contiene la «Premessa» che permette al lettore di conoscere subito la struttura del libro e le idee portanti della Dichiarazione e della «Notificazione a proposito del libro di J. Dupuis, Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso (Brescia 1997)» (27 febbraio 2001), ad essa aggiunta, promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Viene precisato che questi documenti

della Congregazione non intendono bloccare la ricerca teologica, ma contribuire alla comprensione dell'identità della dottrina e della vita cristiana.

II motivo della promulgazione della Dichiarazione «Dominus Jesus» è dato dal sorgere di opinioni erronee nell’odierno dialogo ecumenico e interreligioso, opinioni che portano alla relativizzazione, sia dell'.unicità e dell'universalità salvifica di Gesù Cristo, che della Chiesa come universale sacramento della salvezza, come pure della sua unità e indivisibilità. Riguardo agli stessi argomenti nella Notificazione, che tratta delle opinioni di J. Dupuis, si rileva che sono presentati in certi casi in modo così ambiguo che possono indurre i lettori cristiani a una falsa comprensione della propria fede.

Nell’«Introduzione» il Card. Ratzinger presenta il contesto in cui sono emersi alcuni presupposti sia filosofici che teologici, i quali hanno portato alla nascita e alla divulgazione di un pluralismo interreligioso di carattere relativista che porta al dissolvimento della cristologia e dell'ecclesiologia e mette in dubbio l’unicità e  l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa. Per rispondere alle obiezionie indicare la via da seguire, il Card. Ratzinger fa riferimento all’Enciclica Redemptoris missio, la quale, nella totalità del mistero di Cristo, tratta dell'azione dello Spirito Santo sia nel cuore degli uomini che nelle religioni. Quest’azione dello Spirito Santo permette di valutare positivamente le religioni non cristiane, garantisce l’unicità e l’universalità della rivelazione di Gesù Cristo e giustifica la necessità dell'’azione missionaria della Chiesa.

Alla «Introduzione» del Card. Ratzinger segue la «Presentazione. Genere letterario e grado di autorità della Dichiarazione .Dominus Jesus.» di Mons. Tarcisio Bertone. L.Autore mette in rilievo che Giovanni Paolo II con certa scienza e con la sua autorità apostolica ha ratificato e conformato questa Dichiarazione.

L’analisi di questa ratifica e conferma della Dichiarazione lo porta alla conclusione che i contenuti dottrinali della Dichiarazione richiedono dai fedeli un assenso di tipo definitivo e irrevocabile.

Il testo della Dichiarazione «Dominus Jesus» é composto dalla propria «Introduzione», da sei capitoli riguardanti il contenuto e dalla «Conclusione». In essi si analizza l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa. Si tratta di due fondamentali verità della fede cristiana che implicano tutte le altre, perché Cristo costituisce il centro e il compimento della storia della salvezza e la Chiesa rende presente e continua la sua missione salvifica. Seguono poi i «Commenti e Studi», pubblicati nell’Osservatore Romano: A. Amato, «Presentazione dei contenuti cristologici della Dichiarazione» (06-09-2000); Mons. Fernando Ocariz, «Presentazione generale dei contenuti ecclesiologici della Dichiarazione» (06-09-2000); R. Fisichella, «Pienezza e definitività della rivelazione di Gesù Cristo» (27-09-2000); L. F. Ladaria, «Il Logos incarnato e lo Spirito Santo nell’opera della salvezza» (20-09-2000); A. Amato, «Unicità e universalità del mistero salvifico di Cristo» (30-09-2000); D. Valentini, «l’unicità e unità della Chiesa» (11-10-2000); N. Bux, «Noi adoriamo quello che conosciamo (Gv 4, 22): verità, Chiesa, salvezza (04-10-2000); M. Dhavamony, «La Chiesa e le religioni in rapporto alla salvezza» (07-10-2000). Alla fine, dopo i «Commenti e Studi», é stata aggiunta la «Notificazione», emanata il 24 gennaio 2001, riguardante il già citato libro di J. Dupuis, con relativo «Articolo di commento alla Notificazione».

La Dichiarazione «Dominus Jesus», come testimoniano Il regno – documenti e tante altre riviste, dall’inizio fu criticata da molti teologi. Alle prime «principali obiezioni sollevate contro la Dichiarazione Dominus Jesus il Card. Ratzinger ha dato la risposta nell’articolo, «La pluralità delle confessioni non relativizza l’esigenza del vero: il Cardinale Joseph Ratzinger risponde ai critici».

Quest’articolo é stato pubblicato, come «Commenti e Studi», nell’Osservatore Romano (08-10-2000, pp. 4-5). E, quindi, sarebbe stato opportuno inserirlo anche nel libro tra i «Commenti e Studi». Il libro, così composto, sarebbe dovuto uscire ancora nel 2000, perché contiene i testi che sono apparsi tra l’agosto e l’ottobre di quell’anno.

Le critiche della Dichiarazione, che non si sono fermate, hanno suscitato un interesse sempre più vivo e un giudizio più critico per i problemi ecumenici e interreligiosi. La Giornata di preghiera per la pace nel mondo, svoltasi in Assisi, il 24 gennaio 2002, ha nuovamente rivolto l’attenzione sulle religioni non cristiane e sui rapporti interumani, interculturali e interreligiosi.

Non c’è dubbio che la Dichiarazione, nonostante le critiche, faccia un servizio ai credenti nella comprensione dei punti centrali della fede cristiana. Essa è così profondamente radicata nell’insegnamento della Chiesa, che il suo valore rimane sempre attuale. Anche le critiche riguardano più le modalità della presentazione che i suoi contenuti. Per questo nel nuovo contesto, createsi dopo

l’emanazione della Dichiarazione e dopo l’incontro interreligioso svoltosi in Assisi, la pubblicazione nel 2002 del libro in questione così come si presenta crea una certa insoddisfazione. Si sente che in esso, dì fronte ai problemi nuovamente apparsi, manca una soddisfacente presa di posizione. Tra tali questioni possono essere annoverati, per esempio, il concetto della salvezza e della mediazione salvifica, che coinvolgono anche i problemi antropologici. Si potrebbe aggiungere il problema della verità e della fede nella struttura del dialogo interreligioso in vista dell'identità di una religione e i problemi enumerati dal Card. Ratzinger nella sua «Introduzione».

La Dichiarazione «Dominus Jesus» rimane attuale e viene accompagnata nella letteratura mondiale da articoli più ampi oppure da studi più esaustivi, come quelli dell’Università di Lublino: Wokół deklaracji Dominus Jesus (Attorno alla dichiarazione Dominus Jesus), a cura di M. RUSECKI (Lublin 2001). Tale ricerca universitaria garantisce che la Dichiarazione «Dominus Jesus» compirà il suo ruolo al servizio della fede anche nel futuro.