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Libri nostri: CONTI M., La Sapienza personificata negli elogi veterotestamentari ,
in
Antonianum, 76/2 (2001) p. 379
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Questo studio su La Sapienza personificata negli elogi veterotestamentari, diviso in cinque capitoli, è preceduto da una introduzione a carattere biblico-teologico e seguito da una conclusione in cui le riletture cristologiche, offerte dai singoli capitoli, vengono riprese e riproposte in modo tematico e unitario.
Ogni capitolo prende in considerazione uno degli “elogi della Sapienza” (Pr 8; Gb 28; Sir 24; Bar 3; Sap 7). Di ogni “elogio”, senza forzature, l’A. offre una lettura attenta e approfondita del testo e, attraverso una rilettura cristologica dei testi esaminati, evidenzia l’apporto specifico di ogni singolo elogio alla formulazione dottrinale dei maggiori testi cristologici del Nuovo Testamento.
Ne emerge un quadro estremamente interessante che, se utilizzato dai teologi, può contribuire ad arricchire e a dare unità al discorso cristologico e aiutare a guardare alla predestinazione di Cristo, Verbo Incarnato, come alla più grande opera di Dio (Summum opus Dei) e alla stessa ragion d’essere delle opere di Dio ad extra. Infatti, come i testi cristologici giovannei e paolini ricapitolano tutto in Cristo, così i testi sapienziali ricapitolano tutto nella Sapienza.
Lo studio su La Sapienza personificata evidenzia l’apporto di ogni singolo “elogio” al progresso della rivelazione del Nuovo Testamento e, in particolare, le affinità terminologiche e tematiche che intercorrono tra la Sapienza personificata dell’Antico Testamento e alcuni testi cristologici di Paolo e di Giovanni.
La ricerca mette in luce perché tra i vari testi dell’Antico Testamento, che hanno preparato l’avvento di Cristo e del suo regno messianico, non si possano ignorare quelli relativi alla Sapienza personificata. I testi degli “elogi della Sapienza” presi in esame, più di ogni altro, di fatto hanno svolto un ruolo determinante nella rivelazione di Cristo “Sapienza di Dio” (1 Cor 1, 24), “Verbo del Padre” (Gv 1, 1-18), “Primogenito di ogni creatura” (Col 1-15-17).
Chiunque voglia approfondire il ruolo di Cristo nell’economia della salvezza non può prescindere dall’apporto dei cinque “elogi della Sapienza” alla formulazione della dottrina cristologica del Nuovo Testamento e dall’influsso che quegli stessi testi hanno esercitato sui Vangeli Sinottici, su Paolo e su Giovanni.
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