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Facoltā di diritto canonico,
in
Antonianum, 76/3 (2001) p. 603
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Il pomeriggio del 3 maggio 2001 si è tenuta la giornata di studio della Facoltà di Diritto canonico sul tema Questioni di giustizia amministrativa nell'ordinamento degli istituti di vita consacrata. La giustizia amministrativa era uno dei problemi più discussi in ordine alla preparazione del nuovo Codice. Il rapido sviluppo di una giustizia amministrativa vera e propria è frutto del Concilio Vaticano II. In seguito al Concilio il Sinodo dei Vescovi ha proclamato il 7 ottobre 1967 i dieci principi guida per l'elaborazione del nuovo Codice. Il settimo di tali principi riguarda la tutela dei diritti soggettivi: "Infatti vanno riconosciuti i diritti soggettivi veri e propri, senza i quali è difficile concepire un ordinamento giuridico della società. Perciò occorre proclamare nel Diritto canonico che il principio della tutela giuridica va applicato in modo uguale ai superiori e ai sudditi, cosicché scompaia totalmente qualunque sospetto di arbitrio nell'amministrazione ecclesiastica. Tale finalità si può ottenere soltanto mediante una saggia disposizione giuridica dei ricorsi, per cui chiunque ritenga leso il proprio diritto dall'istanza inferiore, lo possa efficacemente tutelare nell'istanza superiore" (SYNODUS EPISCOPORUM, "Relatio", 7 ottobre 1967, Romae, in: Communicationes 1 [1969], p. 83, n. 7).
Lo sviluppo della giustizia amministrativa ha contribuito a arginare l'arbitrio da parte delle Curie diocesane e dei Superiori religiosi, le principali autorità amministrative nella Chiesa, e dei dicasteri della Santa Sede, gli organi gerarchicamente superiori. Si è tentato di perfezionare particolarmente il sistema di difesa dei membri degli Istituti di Vita Consacrata nei confronti dei loro superiori.
Alla giornata di studio sono intervenuti il Mons. Joseph Punderson, Difensore del vincolo e Promotore della Giustizia presso il Tribunale della Segnatura Apostolica, sull'argomento: Ricorso gerarchico e ricorso contenzioso-amministrativo: un riassunto con riferimento agli Istituti di Vita Consacrata ed i loro membri ed il Prof. Jaeger della nostra Facoltà con una relazione intitolata: L'ammissione alla professione. Ammissibilità e parametri del ricorso: un caso. Mentre Mons. Punderson ha delineato lo svolgimento del ricorso contro le decisioni dei superiori attingendo alla sua ricca esperienza pratica presso il Supremo Tribunale amministrativo della Chiesa, il Prof. Jaeger ha presentato un caso concreto e sollevato varie questioni che poi hanno suscitato una discussione vivace ad alto livello scientifico, moderata dal Pro-Vice-Decano, Prof. Priamo Etzi. Anche se il numero dei partecipanti non era alto a causa della molteplicità degli avvenimenti scientifici nella città di Roma, erano presenti i rappresentanti dei Dicasteri della Santa Sede interessati e di quattro altre Facoltà di Diritto canonico. La giornata si è conclusa serenamente con un piccolo rinfresco davanti all'aula.
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