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Libri nostri: SINIVALDO TAVARES, Il mistero della Croce nei teologi della liberazione latino-americani,
in
Antonianum, 75/1 (2000) p. 199-200
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Lo studio di Sinivaldo Tavares sul tema «11 mistero della Croce nei teologi della liberazione latino-americani» si colloca, da una parte, nell'alveo della teologia della liberazione sorta nel contesto della Chiesa latino-americana, ma privilegiando in modo particolare quella corrente della teologia della liberazione che assume come punto di partenza la prassi storico-politica dei credenti; dall'altra, essa viene ad inscriversi nel vasto quadro della «teologia della croce». Questa corrente di pensiero, anche se non occupa più un posto di primo piano nel panorama della teologia contemporanea come le accadeva invece fino a qualche anno fa, non ha perso tuttavia nulla della sua «attualità», date la centralità e la carica critico-profetica che la «memoria» del mistero della Croce del Signore Risorto riveste nell'ambito della vita ecclesiale, del kerigma e del pensiero cristiani e della stessa teologia.
Con questa ricerca accurata e approfondita l’autore fa il punto - in forma organica e complessiva - sulla riflessione staurologica sviluppata dai principali esponenti della suindicata coerente della teologia della liberazione presa in esame. Ion particolare delinea, insieme all'ottica di interpretazione fondamentale, anche il profilo del discorso sul «Mistero della croce» elaborato da quei teologi che ne hanno proposto una lettura significativa e di una certa consistenza, quali sono soprattutto Leonardo Boff, Ignacio Ellacuria, Gustavo Gutierrez, Juan Luis Segundo e Jon Sobrino. La loro lettura, come emerge dall'indagine svolta, è guidata da un'opzione metodologica ben precisa: essi «preferiscono riferirsi alla 'storia di Gesù Crocifisso', anziché semplicemente alla 'croce di Gesù'» (p.299).
La trattazione si apre con un'ampia introduzione nella quale viene ricostruito il contesto vitale del tema: ne segue che il retroterra e i presupposti della riflessione staurologica vengono messi a fuoco con un procedimento progressivo e coerente, che prende le mosse da uno sguardo generale sulla teologia della liberazione latinoamericana - che ha nel «mondo dei poveri» il suo luogo primordiale - e tocca successivamente i punti nodali della riflessione cristologica sorta su questo terreno.
L'autore prosegue poi percorrendo un tracciato articolato in quattro capitoli: cosi, mentre si sofferma sui punti nevralgici e salienti della tematica, pone l'accento sull'apporto proprio di ciascun teologo. Gli argomenti che formano l'ossatura portante dei capitoli sono i seguenti: l'attenzione riservata al significato storico-politico della morte in croce di Gesù riletta alla luce della sua vicenda terrena; il rapporto tra la croce di Gesù Cristo e il mistero di Dio; la valenza soteriologica della croce ripensata anche dalla prospettiva del «popolo crocifisso» e, infine, l'importanza che la croce assume nella struttura epistemologica della teologia della liberazione latino-americana. Quest'ultimo capitolo, che svolge già di per sè il ruolo di una prima, logica conclusione, conduce a valutare nei suoi giusti termini la novità e la specificità dell'opzione metodologica in questione, per cui «nell'ambito di questa corrente teologica la croce assume la triplice valenza di perno gnoseologico, di principio epistemologico e di criterio formale» (p. 295).
Al termine di ogni capitolo l'autore propone le sue conclusioni e valutazioni critiche che toccano gli aspetti essenziali della tematica esposta nel capitolo, segnalando opportunamente anche le convergenze, le differenze o le accentuazioni diverse che il pensiero staurologico analizzato fa registrare rispetto a determinati orientamenti e sviluppi della «teologia della croce» contemporanea. Non mancano i rimandi agli interventi di quegli autori che si sono occupati, in qualche misura, della riflessione staurologica latino-americana. Infine, nella conclusione generale vengono ripresi e riassunti i risultati di fondo conseguiti nel corso della ricerca.
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