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Inaugurazione dell’Anno Accademico 2000–2001. I - Saluto del Gran Cancelliere

 
 
 
Foto Bini Giacomo , Inaugurazione dell’Anno Accademico 2000–2001. I - Saluto del Gran Cancelliere, in Antonianum, 75/4 (2000) p. 785-786 .

Carissimo Rettore Magnifico, carissimi Professori e Studenti, il Signore vi dia pace!

Alcuni impegni assunti precedentemente mi impediscono di partecipare all'inaugurazione dell'Anno Accademico 2000‑2001: sento comunque forte il dovere e il desiderio di essere "presente" con questo mio saluto.

Anche in questa occasione vorrei anzitutto ribadire la scelta dei nostro Ordine, in particolare dei Definitorio generale, di favorire gli studi superiori e di far crescere, tra i Frati, la coscienza della loro importanza. t un impegno che ci viene richiesto dalla Chiesa e che deriva dal desiderio di fedeltà alla nostra vocazione. Giovanni Paolo II lo ricordava al Capitolo generale di San Diego: «Permettetemi di richiamare la vostra attenzione, in fedeltà alla tradizione dei vostro Ordine, sulla formazione intellettuale che occorre considerare come un'esigenza fondamentale dei l’evangelizzazione. Essa, lungi dal nutrirsi di slogan, ideologie effimere o opinioni discutibili, che potrebbero confondere i poveri, esige un investimento intellettuale continuo e approfondito, forse austero, ma efficace a lungo termine» (Giovanni Paolo il, messaggio al Capitolo generale di San Diego, 14.06.1991). La lunga storia delle diverse espressioni in cui si è "incarnato" il carisma francescano mostra con evidenza la fecondità della relazione tra impegno intellettuale e serietà dell'esperienza spirituale: a partire dall'esperienza di Dio, l'intelligenza riceve nuova forza per la ricerca della verità; e la verità trovata esige di essere condivisa, annunciata. Non esiste autentica esperienza di Dio che non si trasformi in nuova luce per 11ntelligenza e in nuovo slancio per l'annuncio. Per ribadire l'importanza di questo legame il Definitorio generale ha stabilito di celebrare, durante il prossimo anno, un Convegno internazionale che riunisca tutti i Centri di Studi superiori dei nostro Ordine. Anche la Ratío studiorum, attualmente in fase di elaborazione da parte dell'apposita Commissione e della Segreteria generale per la Formazione e gli Studi, ribadirà la necessità di uno stretto rapporto tra la dimensione carismatico‑spirituale e quella intellettuale.

Vorrei anche approfittare di questa occasione per manifestare, ancora una volta, il nostro profondo apprezzamento per quanto l’Ateneo sta facendo nel campo dell'insegnamento e della ricerca, attraverso le diverse Facoltà e i vari Centri di studio affiliati. Siamo coscienti che si può fare meglio, ma questo non ci deve far dimenticare i risultati positivi a cui siamo giunti. Insieme al Definitorio generale stiamo continuando lo sforzo per il rinnovamento e la qualificazione dei corpo docente e per la affiliazione al PAA dei diversi Centri di studio francescani in tutto il mondo. Il nostro Ateneo deve veramente rappresentare il centro di coordinamento di tutti gli studi nell’Ordine. In questa direzione si muove anche il lavoro della Commissione internazionale per il "potenzia mento" dei Pontificio Ateneo Antonianum voluta dall’ultimo Capitolo generale.

Termino questo mio breve saluto condividendo con voi un augurio: che davvero tutti i Fratelli impegnati in questo Ateneo, docenti, discenti, ricercatori. collaboratori nei vari impegni, possano mostrare il volto di una autentica fraternità. Che ciascuno possa svolgere il proprio servizio «in spirito di orazione e devozione» (Rb 5; LAn), come espressione di gratitudine nei confronti di Dio e come risposta gioiosa al dono della vocazione; e il comune impegno favorisca la conoscenza e la stima reciproca, facendo crescere il rispetto e l'attenzione premurosa all'altro che sono elementi tipici della vocazione francescana .

Su tutti voi invoco la benedizione dei Signore; san Francesco e sant’Antonio accompagnino il vostro lavoro in questo nuovo Anno Accademico.

Con stima e riconoscenza

                                                                                          Fr. Giacomo Bini

                                                                                         Ministro generale