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Recensione: Emil Schürer, Storia del popolo giudaico al tempo di Gesù Cristo (175 a.C - 135 d.C.), vol. III/2

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: Emil Schürer, Storia del popolo giudaico al tempo di Gesù Cristo (175 a.C - 135 d.C.), vol. III/2 , in Antonianum, 74/1 (1999) p. 159 .

Si conclude finalmente la traduzione in italiano di quest'opera ormai classica. Il secondo tomo del terzo volume porta a compimento la trattazione sul giudaismo nella diaspora e sulla letteratura giudaica. Nel tomo precedente, dopo la parte di natura storica, si era trattato della letteratura giudaica in ebraico o aramaico e di quella in lingua greca; nel presente tomo, invece, si presenta quella letteratura la cui lingua originale è incerta. Di essa fanno parte tutti i testi che per il canone cattolico sono considerati canonici e che per la tardività della ricezione vengono da essi denominati deuterocanonici; inoltre, sono da annoverare 1 Esdra (o 3 Esdra per la Volgata) e la preghiera di Manasse, le apocalissi pseudepigrafiche e opere midrasciche (Vita di Adamo ed Eva, Testamento di Abramo, Testamento dei dodici patriarchi, ecc.). Viene aggiunta un'appendice che enumera quelle opere delle quali non si sa se l'origine sia cristiana o giudaica (Odi di Salomone, Apocalisse greca di Baruch, Apocrifo di Ezechiele, ecc.). Tutto un ampio paragrafo (pp. 1061-1160), curato da Jenny Morris, è dedicato infine alla figura e alle opere di Filone, la cui statura di protagonista culturale del periodo è indiscutibile.

L'edizione italiana di quest'opera notevole presenta due novità rispetto all'edizione inglese del 1986, entrambe da salutare caldamente. La prima è l'abbondante aggiornamento bibliografico al 1996 (pp. 1161-1287), usando l'accorto criterio di seguire l'articolazione della trattazione della materia; l'operazione è dovuta a Giulio Firpo, Claudio Gianotto, Corrado Martone e Günter Stemberger. La seconda novità è che al già nutrito numero degl'indici, che occupano più della metà del tomo, ne è stato aggiunto uno dei passi citati, letterari e non, in tutta l'opera.