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Recensione: DOMINGO J. ANDRÉS, Szerzetesjog: Magyarázat az Egyházi Törvénykönyv 573-746. kánonjához [Il Diritto dei religiosi: Commento esegetico ai canoni 573-746 del Codice di Diritto Canonico]

 
 
 
Foto Orosz Lňrŕnt , Recensione: DOMINGO J. ANDRÉS, Szerzetesjog: Magyarázat az Egyházi Törvénykönyv 573-746. kánonjához [Il Diritto dei religiosi: Commento esegetico ai canoni 573-746 del Codice di Diritto Canonico] , in Antonianum, 74/3 (1999) p. 571-572 .

In Ungheria la casa editrice «Szent István Társulat» ha pubblicato il ben noto commento del professore claretiano, preside dell’ «Institutum Utriusque Iuris» presso la Pontificia Università Lateranense. Non si tratta solo di una semplice traduzione ungherese della famosa opera, ma piuttosto di una versione riveduta dall'autore ed applicata alla situazione della vita consacrata in Ungheria. Questo lavoro viene inserito nella collana «Bibliotheca Instituti Postgradualis Iuris Canonici Universitatis Catholicae de Petro Pázmány nominatae» e dimostra la vivace attività scientifica del nuovo centro accademico, eretto con Decreto del 30 novembre 1996 della Congregazione per l'Educazione Cattolica [AAS 89 (1997), p. 148-149]. L'istituto (ad instar Facultatis) in Budapest è l’unica possibilità offerta per l'approfondimento dello studio del diritto canonico tra Monaco di Baviera e Lublino, non soltanto per la chiesa locale, ma per tutta l'area linguistica ungherese. Il curatore del libro è prof. Péter Erdő, preside del medesimo Istituto e rettore dell'Università cattolica di Budapest.

Nella prefazione del libro il prof. Erdő spiega quali sono i motivi che rendono degna di nota questa edizione: l’accento viene posto soprattutto sulla mancanza di un commento del nuovo diritto degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica in lingua ungherese e sulla necessità d'un aiuto pratico alla rinascitá e riorganizzazione della vita consacrata in Ungheria dopo il crollo del muro di Berlino. Proprio quest’ ultimo bisogno è stato l’ostacolo più grosso da superare: come presentare un lavoro scientifico, originariamente in lingua spagnola ad un vasto pubblico di lingua ungherese? Al termine della lettura ci sembra di poter dire che questa difficoltà è stata complessivamente ben superata.

Il commento è sempre preceduto dal testo ungherese del canone, per il quale è stata adottata la 3a edizione bilingue del nuovo CIC. Si tratta di commenti ben strutturati, ridotti all'essenziale per la comprensione del testo legislativo. Il lavoro si rivolge primariamente ai religiosi ed ai loro superiori, perché possano interpretare ed applicare la legge nella vita quotidiana. Nonostante lo stile un po' stentato di alcuni passi, l’assunzione del rinnovato linguaggio canonico ungherese e la sinteticità con cui la materia viene esposta rendono il libro molto utile sia per gli studenti che per i docenti di diritto canonico.

L'opera offre una breve bibliografia, che comprende i repertori bibliografici più importanti riguardo al diritto dei religiosi, i manuali correnti ed una collezione delle pubblicazioni dell'autore. L'indice analitico contiene 133 termini e si rivela di eminente utilità pratica.

La presente edizione dell'opera di Andrés viene a colmare una grossa lacuna nel campo del diritto canonico e servirà senza dubbio non soltanto a quelli che devono applicare queste norme, ma a tutti coloro che si interessano della vita consacrata nell'area linguistica ungherese.