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Recensione: Theologia et Ius canonicum. Festausgabe fùr Heribert Heinemann zur Vollendung sei-nes 70 Lebensjahres

 
 
 
Foto Papez Viktor , Recensione: Theologia et Ius canonicum. Festausgabe fùr Heribert Heinemann zur Vollendung sei-nes 70 Lebensjahres, in Antonianum, 72/1 (1997) p. 154-155 .

In Germania la casa editrice «Ludgerus Verlag Essen» ha pubblicato questo volume assai ampio di articoli scientifici di teologia e di diritto canonico dedican­dolo al Professore Heribert Heinemann, Ordinario di diritto canonico presso la Fa­coltà teologica di Ruhr (Università Bochum) in occasione del suo 70° compleanno. In un certo senso, questa edizione è una continuazione del volume precedente «Mi-nisterium iustitiae» uscito nel 1985 e dedicato allo stesso Professore in occasione del suo 60° compleanno.

Il titolo «Theologia et Ius canonicum» esprime il grande impegno e l'attività giuridico-scientifica di H. Heinemann nella ricerca del fondamento teologico della normativa canonistica. Infatti è possibile fondare, comprendere e interpretare le norme canonistiche odierne solo alla luce della teologia e dell'ecclesiologia del Va­ticano II

 .Nel volume «Theologia et Ius canonicum» troviamo contributi di 41 studiosi alcuni dei quali molto conosciuti nel mondo giuridico-canonistico, per citare solo qualcuno: K. Liidicke, H. Pree, H. Mussinghoff, H. Schmitz, H. Schwendenwein, etc. Il volume è articolato in tre parti. Il primo gruppo di articoli è dedicato alla teo­logia e al diritto canonico, ossia ad alcuni aspetti teologici e scritturistici che si ri­flettono nel diritto canonico (pp. 3-223). Il secondo gruppo (pp. 227-455), contiene 15 articoli ed è di carattere strettamente giuridico-canonistico. Qui, alcuni vengono presentati dagli Autori con una certa criticità verso le norme del Codice del Diritto canonico; si vedano per es.: Le condizioni teologiche e giuridiche dei padrini (pp. 355-370); la non ammissione dei risposati alla Comunione (pp. 385-396); il matri­monio sacramentale dei non credenti (pp. 397-413). Il terzo gruppo di articoli in­vece, tratta dell'aspetto storico della teologia e del diritto (pp. 459-617). Alla fine del volume viene presentata la ricca bibliografia di H. Heinemann e il registro dei canoni del Codice precedente e di quello attuale (pp. 627-638). Benché non tutti argomenti trattati dagli Autori siano originali e alcuni di essi si riferiscono ad un ambiente regionale limitato, il presente volume celebrativo sarà indubbiamente di grande interesse per gli studiosi di diritto canonico.