Nobile Marco ,
Recensione: CARLO RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento ,
in
Antonianum, 72/4 (1997) p. 700-701
.
Il R., con questa sua fatica, offre allo studente soprattutto, ma anche allo studioso bisognoso di una immediata consultazione, uno strumento di lavoro filologico ed esegetico di grande utilità e maneggevolezza. L'a. prende come base di riferimento per la sua opera la grammatica di F. Blass-A. Debrunner, tradotta in italiano (Brescia, Paideia, 1982), quella di M. Zerwick (correggere l'errore di stampa a p. VII: Zerxick), Graecitas biblica (Roma, P.I.B., 1949) e quella di J. Swetnam, 77 Greco del NT. Parte prima: Morfologia (Bologna, Dehoniane, 1995), ancora attuale detentore della cattedra di greco biblico al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Con tale paternità alle spalle e con una notevole capacità personale, il R. ha compilato questo prezioso vocabolario, le cui caratteristiche sono : a) quella di offrire in pratica tutte le voci che appaiono, anche se una sola volta nel NT; b) quella di mostrare la novità d'accezione biblica di un vocabolo rispetto all'uso del greco classico; e) il riportare le radici semitiche e latine e le possibili grafie diverse d'origine di vari lemmi, quali i toponimi e i nomi propri; d) la presentazione e lo sviluppo del lemma, in una variegata distinzione di caratteri tipografici a seconda dell'argomento, che rende la consultazione di facile e chiaro accesso, ma anche esauriente nei contenuti.
Un dato importante di questo vocabolario è l'utile e ricca appendice finale, ove vengono esposte le varie classi dei nomi e degli aggettivi, le forme verbali e un utilissimo elenco di 210 «verbi difficili» con le forme peculiari che li contraddistinguono.
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