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Recensione: KLAUS BERGER-CARSTEN COLPE (a cura), Testi religiosi per lo studio del Nuovo Testamento

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: KLAUS BERGER-CARSTEN COLPE (a cura), Testi religiosi per lo studio del Nuovo Testamento , in Antonianum, 71/4 (1996) p. 733-734 .

Alcuni anni fa, la Paideia ha pubblicato di H. G. Kippenberg- G. A.Wewers, Testi giudaici per lo studio del NT (Brescia 1987). L'ausilio di quello strumento per l'esegesi, viene ora completato, come affermano i curatori stessi del presente volume, da un manuale che raccoglie ancora un'antologia di testi, validi per un'esame comparativo con testi neotestamentari, in chiave però storico-religiosa. Così, men­tre il primo libro faceva accostare a letteratura prettamente giudaica, il manuale in questione, invece, dà la preferenza a testi pagani dell'epoca neotestamentaria.

L'intento è valido ed efficacemente realizzato, non senza aver prima giustifi­cato nell'introduzione il senso di questo tipo di operazione comparativa storico-fi­lologica. Oggi, di fronte alla continua scoperta di nuovi reperti archeologici, epigra­fici e letterari, e in forza di un processo di de-ideologizzazione montante nelle so­cietà avanzate, l'esigenza scientifica è divenuta più rigorosa e più attenta alle pre­giudiziali che possono essere in agguato, persino in uno studio accademico. Si ab­bandona sempre più la disposizione apologetica, pur se presente in modo larvato, per mettere in discussione certi assiomi circa la superiorità del cristianesimo sul giu­daismo e sulle altre espressioni religioso-culturali, e circa la radicale diversità dei contenuti cristiani, anche quando vengono adoperate delle formulazioni desumibili dal contesto storico.

È proprio questo stato di cose che spinge i curatori del presente manuale a prendere sul serio la comparazione dei testi del NT con testimonianze extrabibli­che, emanando una serie di regole che ne guidino l'esecuzione. Fondamentalmente, i testi selezionati vengono suddivisi in due aree: A, testi utili per contrasto; B, testi validi per somiglianza. All'interno di ciascuna area, poi, vi è da rispettare, come si è detto, una serie di norme del tipo di quelle che vengono adoperate per la resti­tuzione critica di un testo antico. I testi scelti sono dati tutti in traduzione, perlopiù riproducente l'originale in modo letterale.

Definiti il senso e gli strumenti della ricerca, il manuale prende in rassegna si­stematicamente tutto il NT, libro per libro, quasi secondo la sequenza canonica (si comincia con Marco e la fonte Q e si termina con l'Apocalisse).

Si può discutere qua e là sulla breve spiegazione che segue il testo citato, ma nel complesso, sia l'idea che la realizzazione sono da valutare positivamente. Per un uso più efficace del manuale, si sarebbe però desiderato un elenco delle abbrevia­zioni delle fonti. Inoltre, la già limitata bibliografia è circoscritta perlopiù all'area tedesca. Ora, dato che il manuale è tradotto per un pubblico di lingua italiana, si potrebbero aggiungere nella lista bibliografica due studi, dello stesso tenore meto­dologico, di Marco Adinolfi: 1) La Prima Lettera di Pietro nel mondo greco-romano (Bibliotheca del P.A.A. 26; Roma, Ed. Antonianum, 1988) e 2) La Prima Lettera ai Tessalonicesi nel mondo greco-romano (Bibliotheca del P.A.A. 32; Roma, Ed. Anto­nianum, 1990).