> > Tonna

:
Recensione: John Milbanck: Theology and Social Theory Beyond Secular Reason

 
 
 
Foto Tonna Ivo , Recensione: John Milbanck: Theology and Social Theory Beyond Secular Reason , in Antonianum, 68/1 (1993) p. 127-128 .

Questo lavoro strettamente scientifico è indirizzato prevalentemente agli stu­diosi della sociologia e della teologia. L'autore vuole mettere in evidenza che le teorie sociali «scientifiche» sono esse stesse teologie o antiteologie travestite. In tempi recenti, la teologia ha tentato di giustificare se stessa utilizzando i metodi e le conclusioni delle scienze sociali. Malgrado questo, i teologi sono poco consape­voli delle assunzioni teologiche e antiteologiche inerenti a queste stesse disci­pline. Le teologie contemporanee, che formano alleanze con tali teorie, stanno ri­scoprendo affinità nascoste che partecipano delle stesse origini storiche. Rintrac­ciando la genesi del discorso scientifico sulla società dal secolo XVII fino ad oggi, l'autore mette in luce queste assunzioni e mostra come la loro presenza nascosta pregiudica il reclamo ad uno stato scientifico. Su questa base viene messo sotto giudizio il compito della sociologia della religione e si ritiene che la teologia poli­tica contemporanea abbia sopravvalutato il Marxismo e la sociologia a discapito dell'importanza dovuta alle tradizioni specificamente cristiane del pensiero so­ciale. Questi argomenti si accordano in molti modi alle critiche postmoderniste delle scienze umane e anche all'opposizione di A. Macintyre alla modernità nel nome di una «etica della virtù». Nella parte ultima di questo lavoro si presenta una elaborazione di una teologia sociale secondo la mente di Agostino, che si rende più criticamente accettabile del Neo-Aristotelismo di Macintyre e che si trova nella situazione privilegiata di poter superare le tendenze «nihilistiche» del postmodernismo. A suo merito questo libro offre una trattazione assai ricca e comprensiva della relazione che esiste tra la teologia e le teorie sociali, iniziando da Platone fino a Deleuze.

A nostro parere, l'autore affronta una tematica complessa e difficile sotto l'aspetto sociologico e teologico. Assumendo un atteggiamento critico rispetto ai grandi rappresentanti della filosofia moderna e contemporanea, propone una trattazione della teologia nel contesto del pensiero cattolico moderno. Si arriva all'affermazione della teologia come una scienza sociale per i cittadini dell' «al­tera civitas» in pellegrinaggio attraverso il mondo odierno.