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Recensione: Maurizio Sfriso, Per una filosofia cristiana della storia

 
 
 
Foto Tonna Ivo , Recensione: Maurizio Sfriso, Per una filosofia cristiana della storia , in Antonianum, 68/1 (1993) p. 129 .

L'attore è tutto intento a dimostrare la possibilità nonché la legittimità di una filosofia cristiana della storia. Il lavoro è diviso in due parti. Nella prima parte la filosofia viene delineata come metafisica d'intonazione umanistica, mentre il cri­stianesimo è considerato come un «evento» — l'entrata nella storia della persona di Cristo, resasi presenza. La filosofia si dice cristiana in quanto nel suo discorso propone la stessa interrogatività della scelta di fede. Nella seconda parte, il con­cetto della filosofia nella storia s'identifica con l'indagine critica sulla storia nel tentativo di rilevarne direzioni che aiutano l'uomo a ritornare alle radici più pro­fonde della sua vita interiore. Come compito peculiare di una filosofia cristiana della storia è quello di difendere una concezione unitaria dell'uomo all'interno del divenire storico e in continuo progresso tecnologico e scientifico. Spetta a questa disciplina criticare radicalmente tutte quelle correnti del pensiero che rap­presentano una assolutìzzazione di valori relativi, di ideologie diventate veri idoli, di filosofie immanentistiche che pretendono risolvere il problema umano all'in­terno dell'uomo stesso. La filosofia cristiana assume la funzione di una metafi­sica, in quanto ha come oggetto della sua indagine l'essere in quanto tale e l'es­sere umano nel suo farsi storico. Tale disciplina può avere una funzione critica pure verso il cristianesimo nella sua dimensione di attuazione storica: l'invito a non porre tra parentesi la fede, se si apprezza una concezione integrale del­l'uomo. L'autore arriva alla conclusione che per risolvere la problematica provo­cata dall' esistenza storica dell'uomo, s'impone la necessità di ascoltare, di dialo­gare e lavorare insieme a tutti gli uomini di buona volontà. Per tale scopo la filo­sofia cristiana della storia può rivendicare un ruolo critico rispetto al cristiane­simo.

A nostro giudizio tale opera ci offre la possibilità di determinare i problemi che concernono la legittimità di una filosofia cristiana della storia. Alcune affer­mazioni possono sollecitare una feconda discussione tra gli studiosi che si dedi­cano ad indagini di indole filosofica e storica.