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Recensione: Wolfram von Soden, Introduzione all'orientalistica antica

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: Wolfram von Soden, Introduzione all'orientalistica antica , in Antonianum, 67/1 (1992) p. 147-148 .

La collana della Paideia «Studi sul Vicino Oriente antico» ha voluto porre in testa alle sue pubblicazioni questo prezioso volumetto, scritto da un'autorità mondiale nel campo dell'orientalistica, che ha legato il suo nome soprattutto AYAkkadisches Handwòrterbuch. Un'eccezione forse in una collana che, se ha l'in­tento della collana sorella «Testi del Vicino oriente antico», dovrebbe constare esclusivamente dell'apporto ormai di prima mano di studiosi italiani. Del resto, opere come quella di Mario Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia (Roma-Bari, Laterza, 1988), per rimanere nel genere del libro che presentiamo, sono dei punti fermi anche a livello internazionale, che superano ormai il bisogno primario di traduzioni. E tuttavia, opere come quella del von Soden sono sempre le benvenute. In primo luogo, perché il volumetto è il frutto di lunghi anni di esperienza scientifica internazionalmente riconosciuta; in secondo luogo, perché ormai l'orientalistica non può essere più possesso geloso dei soli iniziati, ma dev'essere messa a disposizione dei non specialisti interessati e degli studenti di teologia, perché integrino le loro nozioni con un prontuario rapido ma rigoroso su quel mondo ineludibile per gli studi biblici, che è il Vicino oriente antico.

Il von Soden ci dà un quadro solido e aggiornato di quest'area geografica an­tica, anche se, da assiriologo, fa fare la parte del leone alla Mesopotamia e in parte subordinata alla Siria, trascurando l'Egitto. Ad ogni modo, la trattazione è varia, sufficiente e stimolante. Si parte dalla determinazione del concetto di Oriente antico, per poi approfondirlo con nozioni di ordine geografico, ambien­tale ed etnologico. Indi, si passa ad un argomento nel quale l'autore è un mae­stro: la scrittura e i sistemi di scrittura dell'area in questione.

Non può mancare una succinta storia, che riguarda quasi esclusivamente la Mesopotamia. Dopo di che, vengono svolti argomenti che possano dare una vi­sione globale del mondo vicino-orientale antico. Si va dalle questioni ideologico-politiche (c.6) a quelle economiche (cc.7 e 9), da quelle tecnico-artigianali (ancora il c.7 e il c.8) alla giurisprudenza (c.IO), dalla scienza (eli) alla religione, fino alle letterature e alle arti dell'area (cc.12-14).

Un ventaglio informativo che certamente rappresenta una prima ottima base per ulteriori approfondimenti.

Peccato che non vi siano immagini e testi originali esemplificativi, cosa del resto di cui l'autore è ben cosciente.