Nobile Marco ,
Recensione: Peter Kuhn, Bat Qol. Die Offenbarungsstimme in der rabbinischen Literatur. Sammlung, Ubersetzung und Kurzkommentierung der Texte ,
in
Antonianum, 66/2-3 (1991) p. 441-442
.
Questo breve studio di P. Kuhn raccoglie 116 testi della letteratura rabbinica, dove si parla della ebraica bat gol, letteralmente «figlia della voce» e, nel suo significato vero e proprio, un'espressione per indicare la «voce rivelante di Dio».
Questa raccolta sistematica, che si rifa e nel contempo completa un'opera precedente dell'A.: Offenbarungstimmen im Antiken Judentum (Tùbingen [Mohr/-Siebeck] 1989), è un prezioso lavoro per una compiuta conoscenza dalle fonti del valore e del significato di una delle più diffuse metafore rabbiniche per denominare la rivelazione divina nella sua natura trascendente. Naturalmente, il termine ebraico può ricorrere anche in testi non strettamente religiosi (anch'essi raccolti dal K.), ma la pregnanza dell'espressione si ha laddove se ne fa uso in senso teologico.
Il lavoro del K., che si rifa metodologicamente in certo qual modo all'opera del BiUerbeck, citata e criticata dall'A., in quanto incompleta, espunge in modo cronologico, non tematico, l'espressione ebraica da quasi tutta la letteratura rabbinica, a partire dai corpi legislativi, Mishna, Tosefta e i due Talmud fino a parte dei Midrashim. La selezione e le esclusioni operate dall'A., sono fatte in base al criterio dell'appertenenza reale alla letteratura rabbinica.
I testi sono raccolti sotto titoli indicativi del contenuto, senza giudizi di ordine storico-teologico, perché potrebbero essere soggettivi; vi sono riferimenti a fonti parallele e vi vengono aggiunti dei brevissimi ed essenziali commenti.
Lo studio, già importante di per se stesso, è molto utile per coloro che vogliono approfondire il contesto tradizionale della «voce» fattasi sentire al battesimo di Gesù (Mt 3,17).
Rimane naturalmente un problema in opere pur lodevoli come questa. Le citazioni si susseguono in una situazione decontestualizzata; esse sono degli excerpta isolati dal loro contesto originario, per cui si corre il rischio di offrire inconsapevolmente ai testi, durante la loro lettura, un nuovo contesto.
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