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Recensione: Klaus Vogt, Piccola storia d'Israele. Quando arriverete in quella terra; Diego Arenhoevel, Introduzione all'Antico Testameno. Il libro sconosciuto

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: Klaus Vogt, Piccola storia d'Israele. Quando arriverete in quella terra; Diego Arenhoevel, Introduzione all'Antico Testameno. Il libro sconosciuto , in Antonianum, 66/4 (1991) p. 583 .

Questi due agili volumetti appartengono alla collana divulgativa «Bibbia per tutti», edita dalla Cittadella di Assisi, di cui in questa Rivista si sono recensiti già altri titoli (cf. Antonianum 64 [1989] 606s.). Essi sono la traduzione di originali te­deschi della Verlag Katholisches Bibelwerk di Stoccarda.

Anche per questi due titoli vale quanto si diceva in quell'altra recensione, anzi ancor di più. Difatti, essi non solo hanno il pregio della rapida e corretta in­formazione, così come si affermava per gli altri libri, bensì anche quello dell'ap­plicazione felice delle caratteristiche della collana a due temi fondamentali: l'in­troduzione all'AT e la storia dell'antico Israele.

Oggi si ha un grande bisogno di studi del genere; solo che le persone di buona volontà che desiderano avere accesso alla Bibbia e in particolare all'AT, sono impressionate e scoraggiate non appena ne intuiscono la complessità. Ed ecco che ora sono a disposizione questi due libretti il cui pubblico è quello dei cristiani impegnati e delle persone di cultura, digiune di cose bibliche, ma anche di quegli studenti di teologia che all'inizio degli studi hanno bisogno di un primo approccio sintetico e accessibile al «quadro biblico». Certo, per questi ultimi, le operette diventeranno presto insufficienti, ma, specialmente per coloro che ab­bandoneranno la strada accademica per prendere quella pastorale e catechetica, esse saranno da conservare ed utilizzare al momento opportuno.

Il libro del Vogt, che presenta uno schizzo di storia d'Israele, si legge come un racconto piano e semplice, che, pur attenendosi ai dati esegetici più correnti e più corretti, niente lascia trasparire di quelle problematiche spinose che scoragge­rebbero i principianti. Così, con una lettura piacevole, è possibile costruire nella mente un primo schema di storia d'Israele, necessario in seguito ad articolarvi lungo di essa i vari discorsi d'introduzione alla letteratura veterotestamentaria.

Di quest'ultima si occupa l'ormai noto biblista divulgatore Arenhoevel. Nel giro di circa 140 pagine, offre con intelligente immediatezza ed efficacia tutti i frutti ai quali ha condotto la secolare ricerca storico-critica. Si va dai primi rudi­menti propedeutici circa l'onomastica letteraria, la scrittura e i criteri ermeneu­tici, fino alle varie fasi di cui si compone la ricerca scientifica per venire a capo dei testi.

Dobbiamo lamentare ancora una volta, però, un neo in traduzioni di opere del genere. Appunto perché si tratta di lavori altamente divulgativi, che vogliono raggiungere direttamente il pubblico, senza complicate mediazioni, non ha senso, in questo caso per il lettore italiano, riportare le varie espressioni esemplificative pensate per un destinatario di lingua tedesca (vedi pp. 19ss. del libro di Arenhoe­vel).