Nobile Marco ,
Recensione: Shmuel Safrai (ed.), The Literature of the Sages. First Part: Orai Torā, Halaka, Mishna, Tosefta, Talmud, External Tractates ,
in
Antonianum, 65/1 (1990) p. 104-105
.
La collana dei Compendia continua la realizzazione del suo progetto con questo interessante volume che tratta della letteratura dei « saggi », cioè di coloro che nell'ambito del giudaismo possono essere considerati quello che per i cristiani sono i Padri della Chiesa.
I! volume risponde all'intenzione della collana, che è quella di far parlare tra loro studiosi ebrei e cristiani esponendone gli argomenti attinenti all'antico giudaismo e al cristianesimo primitivo, in un'opera comune. Un punto a favore dell'ecumenismo e dell'autentica scienza.
Il presente libro, curato da S. Safrai dell'Università di Gerusalemme, raccoglie i saggi di studiosi ebrei, ì quali espongono i temi della suddetta letteratura con la competenza e l'affinità culturale che non possono mancare in coloro che trattano delle loro « radici » con una sensibilità che talvolta può mancare, senza cattiva volontà, in un cristiano che discetti sulle stesse tematiche.
L'opera si apre con una introduzione del curatore, il quale espone il senso della tematica trattata in questo e nel prossimo volume che chiuderà l'argomento circa la letteratura dei Saggi. Quest'ultima denominazione si giustifica non solo per l'uso ebraico, come si è detto, ma anche da un punto di vista scientifico, date le difficoltà storico-letterarie che proverrebbero dalla denominazione di Farisei o Rabbi, nonostante i primi tanta parte abbiano avuto nel forgiare e nel custodire la configurazione del giudaismo antico. D'altra parte, la eventuale definizione di letteratura rabbinica induce in qualche confusione anacronistica con il rabbinismo medievale.
All'introduzione segue, com'era da aspettarsi, la presentazione del contesto storico nel quale è sorta la letteratura in questione. Del saggio è autore I.M. Gafni. Indi, viene trattato il complesso e fondamentale argomento della Torah orale, prolungamento autorevole di quella scritta e alla base dello sviluppo della successiva letteratura. Autore dello studio è lo stesso Safrai, il quale tratta anche il saggio seguente sull'Halakha, cioè sulla raccolta stratificata dell'attività normativa delle varie generazioni di Saggi. A. Goldberg si occupa della Mishna, l'opera che codifica
l'Halakha. M.B. Lerner espone il trattato Avot, il quale, pur essendo uno dei 63 trattati della Mishna, si presenta con una sua autonomia, in quanto trattato di base che riporta la dottrina dei Tannaim, la prima generazione di maestri.
Ancora il Goldberg tratta di quella raccolta aggiuntiva della Mishna, che è la Tosefta. E nei due capitoli seguenti, ancora lui sviluppa i temi dei due Talmud, quello palestinese e quello babilonese. Infine, il Lerner si occupa dei cosiddetti trattati minori, esterni alla Mishna, del periodo degli Amoraim.
Una ricca serie di indici corona quest'opera, alla quale si augura una larga diffusione.
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