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Recensione: Aristide Serra, Maria secondo il Vangelo

 
 
 
Foto Aracic Dinko , Recensione: Aristide Serra, Maria secondo il Vangelo , in Antonianum, 65/1 (1990) p. 110-111 .

Il P. Serra, docente di S. Scrittura al « Marianum » di Roma e stu­dioso di mariologia biblica, ha raccolto nel presente volume le sedici me­ditazioni bibliche condotte sui « brani mariani » di Mt, Le e Gv, undici delle quali già pubblicate ed ora rielaborate e cinque nuove. Questo « saggio di alta divulgazione » vorrebbe offrire « un sussidio per ripensare il ruolo di Maria nella testimonianza cristiana ». E' destinato a « coloro che hanno una preparazione teologica di base », però vorrebbe raggiungere anche comunità cristiane.

Il volume, a guisa di tasselli di un mosaico, fa risaltare la figura biblica di Maria come scaturisce dal NT, in costante rapporto con Cristo, quale centro prospettico di tutta la composizione neotestamentaria. Lo studio fa numerosi accenni alle testimonianze della tradizione rabbinica e quella cristiana dei primi secoli. E' questa una « particolarità » del Serra, sempre attento ai « contributi » dell'antica letteratura giudaica per l'esegesi dei testi mariani.

L'annunciazione, pericope biblica più commentata in mariologia, viene letta dall'A. in modo alquanto « originale », cioè in rapporto all'Alleanza tra Dio e il popolo eletto. Maria, nuova dimora di Dio, viene paragonata al monte Sinai, e il suo « sì » al « sì » del popolo d'Israele (Es 19, 8). Il « Magnificat » è il cantico di Maria e del popolo eletto, poema inneg­giante a Dio, ricco di misericordia, Dio che salva ed opera grandi cose in Israele, in Cristo, in Maria e nella Chiesa. Il racconto giovanneo delle nozze di Cana insieme al racconto della presenza di Maria ai piedi della croce, assumono un'importanza simbolica che va oltre il significato degli episodi stessi, perché inseriti in uno « schema di rivelazione », in parte memoria del passato e in parte rivolti verso il futuro, quando la Vergine, insieme alla Chiesa, diventerà « madre dei dispersi figli di Dio ».

Il metodo usato dal Serra nell'interpretazione dei brani biblici mariani si potrebbe chiamare « metodo integrale » perché unisce diversi metodi di esegesi storico-critica, non staccandoli dal senso della fede. In primo luogo egli segue il metodo tradizionale ed interpreta la Bibbia con la Bibbia. Per « documentare » in seguito la continuità tra l'Antica e la Nuova Al­leanza egli attinge abbondantemente all'AT, con frequenti citazioni della letteratura intertestamentaria che ne fa commento. Così le testimonianze neotestamentarie vengono inserite nel loro contesto storico-religioso-cul­turale con delle proiezioni sulla tradizione cristiana e sulle intuizioni esege­tiche dei Padri della Chiesa. Tale metodo, applicato alla mariologia, acquista sempre maggiore consistenza nello studio del mistero mariano nel mistero di Cristo e della Chiesa.