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Recensione: Ks. Marian Rusecki, Istota i geneza religii {L'essenza e la genesi della religione),

 
 
 
Foto Teklak Czeslaw , Recensione: Ks. Marian Rusecki, Istota i geneza religii {L'essenza e la genesi della religione), , in Antonianum, 65/2-3 (1990) p. 390-392 .

Il libro di Rusecki è composto dall'introduzione, da due parti, delle quali ognuna consta di quattro capitoli, e dalla conclusione. La prima (17-148) è dedicata all'essenza della religione, la seconda (149-266) invece la sua genesi. Tale ordine permette all'Autore dapprima di mettere in lievo gli elementi strutturali della religione e poi di passare alla analisi :lla sua genesi, vista nelle sue note esistenziali e dinamiche. E' da sot-lineare l'unità tra le due parti, che viene garantita dalla consapevole e urente comprensione teologica della religione.

I   Nella prima parte  l'Autore,   docente   di  teologia   fondamentale,   se­dendo la divisione delle scienze della religione fatta propria dall'Università i Lublino, tratta delle scienze empiriche della religione,  della filosofia (ella religione e della teologia delle  religioni e  sostiene  che  solo  que-'ultima è in grado di dimostrare l'essenza della religione. Si può dire he egli segue il concetto  della  storia della  salvezza che considera la ìligìone come un rapporto salvifico tra Dio e l'uomo. Questo concetto iene approfondito poi dalla trattazione delle essenziali concezioni ridut-,ve della religione, cioè di quelle che la riducono all'antropologia oppure la cultura. Sembra però che l'Autore dedichi poco spazio all'interpreta­rne marxista e passi sotto silenzio le reinterpretazioni fatte dai neo-arxisti. La prima parte conclude il discorso sull'originalità e sui rapporti jjlla religione con gli altri fattori della vita spirituale dell'uomo.

La seconda parte tratta prima  delle  teorie naturalistiche e poi  di [uelle evoluzionistiche che ritiene insufficienti e non critiche nella presen-ione della genesi della religione. In seguito, l'Autore tenta di dimostrare e la religione è collegata, più o meno, con la natura e l'esistenza umana che proviene da una rivelazione, quindi accetta l'interpretazione filosofico-alogica della religione. Occorre sottolineare che in quest'occasione egli samina due tesi: la prima, che l'uomo è per natura « homo religiosus » e seconda, che suppone l'esistenza di una rivelazione originaria. La prima vorisce le opinioni immanentistiche sulla religione e priva la religione suo carattere salvifico, perciò — a suo parere — è meglio dire che ionio per natura è aperto e indirizzato alla trascendenza. La seconda, pur lida teologicamente, e che quindi non può essere totalmente esclusa, n trova una verifica nell'ambito delle scienze della religione. Essa riduce loltre allo stesso livello il valore salvifico di tutte le religioni e perciò o può essere pienamente accettata dalla teologia cattolica. L'Autore, costante le sue critiche della teoria sulla rivelazione originaria, sostiene, e l'inizio della religione non si deve cercare nell'attività umana, bensì Ila rivelazione. Passa quindi alla presentazione della storia della rivela­rne, delle sue forme, del suo riconoscimento e della risposta dell'uomo piano salvifico di Dio. In rapporto ai problemi già trattati l'Autore senta alcuni problemi attuali che  suscitano  discussioni e polemiche a letteratura contemporanea, come quelle delle religioni naturali, della miparsa delle religioni, delle religioni « nuove », dei fondatori delle reli-B, delle affinità e differenze tra le religioni e del loro carattere salvifico, tale contesto il cristianesimo,  rapportato   alle  altre  religioni,  viene sentato come religione salvifica universale.

Il libro di Rusecki tenta di unire in modo creativo i risultati delle scienze della religione con quelli delle ricerche teologiche, soprattutto con quelli provenienti dalla teologia fondamentale. Egli vede anzi la possibilità di un ulteriore approfondimento della conoscenza dell'essenza e della genesi della religione attraverso lo studio approfondito della rivelazione nelle diverse religioni.