Teklak Czeslaw ,
Recensione: Z zagandnietj swiatopaglqdu chrzscijanskiego {Dei problemi sulla visione cristiana del mondo) a cura di M. Rusecki ,
in
Antonianum, 65/2-3 (1990) p. 392-393
.
Il libro in questione è formato da una raccolta di articoli che presentano i risultati delle ricerche interdisciplinari sulla visione cristiana del mondo dei professori dell'Università Cattolica di Lublino.
L'idea fondamentale, più o meno propria a tutti gli autori, è costituita dal fatto che l'uomo contemporaneo vive in un mondo caratterizzato da una pluralità di opinioni, che influiscono sulla sua stessa concezione del mondo, sia sotto l'aspetto teorico che sotto quello pratico. Nel libro si può scorgere anche, benché se ne parli raramente, una concentrazione dell'attenzione sulle ricerche legate al loro ambiente, quindi alla visione cristiana del mondo in opposizione a quella monistica.
La concezione generale della visione del mondo viene presentata in modo piuttosto sommario, soprattutto nell'articolo introduttivo di Rusecki: «Verso un concetto della visione del mondo» (11-33). L'attenzione della maggioranza degli autori si concentra invece sulla visione cristiana del mondo. Con i loro contributi essi vogliono aiutare i cristiani a formarsi una concezione approfondita del mondo in rapporto alle realtà terrestri e a quelle soprannaturali. Si tratta di quella presentazione della visione cristiana del mondo che ne svela i valori irripetibili, dispone ad accogliere la storia della salvezza e crea le premesse del dialogo con i non credenti. Questo fa sì che nei diversi articoli del libro si ripetano, in modo a ciascuno di essi proprio, gli stessi temi di carattere generale che riguardano: la protologia, il senso e il fine dell'uomo, le sue aspirazioni e le sue attese, la sua autorealizzazione e il suo destino. Le invitabili ripetizioni sono tuttavia richieste dal tema imposto, ma con il loro carattere creativo contribuiscono alle ricerche della visione del mondo in rapporto ai temi trattati: prima, alla verità, al bene morale, al bello e all'arte; poi, al suo aspetto psicologico, sociologico, demografico; infine, ai suoi valori e alla sua scelta. Accanto ai problemi enumerati si tratta pure di quelli ad essi affini, come: la visione del mondo dell'uomo della Bibbia, il cristianesimo e la visione dialogica del mondo, la tolleranza nella visione del mondo.
Tenendo conto dell'ambiente a cui appartiene questo libro, manca un tema specifico: il problema del carattere scientifico della visione del mondo. Manca pure il tema: la visione dialogica del mondo nei documenti della Chiesa — tema, che potrebbe servire come aiuto ai cristiani che vogliono essere fedeli alla loro fede e ugualmente dialogare oppure collaborare con i non credenti. E' vero che qua e là si toccano questi problemi, tuttavia sarebbe stata necessaria una trattazione scientifica a parte, proprio per la loro vicinanza ai seguaci del monismo, i quali ritengono che la loro visione del mondo sia scientifica e come tale debba essere accettata da tutti.
Nonostante i suoi limiti, soprattutto la mancanza di alcuni temi, questo libro può aiutare i lettori a fare delle scelte cristiane nella loro ricerca della visione del mondo, sia teorica che pratica e può contribuire a un dialogo costruttivo con il mondo contemporaneo.
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