Pesce Pier Giuseppe ,
Recensione: G.B. Guzzetti, Ecologia, popolazione e morale ,
in
Antonianum, 65/2-3 (1990) p. 395
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Mentre sembra allontanarsi progressivamente, per l'evolversi dei rapporti tra le grandi potenze, il pericolo costituito dalla « bomba nucleare », molti vedono addensarsi nubi sempre più minacciose sul futuro dell'uma-i nità a causa di due altre cosiddette bombe: quella « ecologica » e quella « demografica ».
Innegabilmente, sia il problema ecologico che quello demografico sono molto vivi nella coscienza comune del nostro tempo, con frequenti ripercussioni di inquieta incertezza e si allarmata preoccupazione: ne sono un sintomo eloquente l'abbondante letteratura di vario genere, che ne tratta da diverse angolature: cause, previsioni, effetti, rimedi...
Ma, come sempre accade in questioni complesse e che toccano da vicino le persone nelle loro scelte di vita, le valutazioni e gli orientamenti sono quanto mai disparati, sia sul versante laico (culturale, scientifico, politico...) che religioso (soprattutto nell'ambito cristiano).
In questa situazione di grande eccitazione e di non minore confusione giunge opportuno il volume del Guzzetti perché offre un prezioso contributo sia a prendere visione più panoramica e oggettiva dei problemi e sia a trovare il bandolo che permetta di districare nel modo migliore questa intricata matassa.
Sotto il primo aspetto, di fronte a una farraggine di informazioni non sempre attendibili, l'autore presenta una ricca documentazione che, oentre richiama l'attenzione su aspetti e risvolti non sempre considerati modo sufficiente o corretto, evidenzia anche l'inconsistenza di non pochi luoghi comuni.
Sotto il secondo aspetto, sullo sfondo delle contrastanti opinioni, l'autore illustra la risposta cristiana, che trova i suoi capisaldi soprattutto nel giusto concetto di « dominio » dell'uomo sulla natura (che non è affatto dispotico e arbitrario) e di « regolazione » della fertilità umana (che deve tener conto di molteplici fattori).
A mio avviso, uno degli aspetti più interessanti del volume è il modo con cui l'autore affronta la complessa problematica: la valutazione etica non viene calata con procedimento deduttivo da alcuni princìpi astratti, ma viene ricavata con procedimento induttivo da un confronto serio e approfondito tra i dati oggettivi della realtà e le indicazioni oggettive della ragione e della fede.
Anche per questo motivo, il contributo del Guzzetti merita un'accoglienza attenta e una lettura libera da preconcetti: si potrà anche non convenire su singoli particolari, ma non si potrà evitare un salutare ripensamento su come scongiurare ì paventati pericoli costituiti dal degrado ecologico e dall'incremento demografico.
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