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Recensione: Karen Jo Torjesen, Hermeneutical Procedure and theological method in Origen's Exegesis

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: Karen Jo Torjesen, Hermeneutical Procedure and theological method in Origen's Exegesis , in Antonianum, 65/4 (1990) p. 666-667 .

Con il presente studio, l'Autrice offre non solo una rivalutazione affettuosa quanto rigorosa del metodo esegetico di Origene, bensì anche il manuale sinte­tico di un modo autorevole di fare esegesi nella lunga storia dell'approccio in­terpretativo delle Sacre Scritture. Certo, la T. non intende ripristinare, di fron­te alle metodologie esegetiche odierne, rispondenti a criteri scientifici più sofi­sticati, un metodo tecnicamente superato. Ella vuole, però (ed in questo il suo studio è attuale), mettere in luce i criteri teologici sui quali poggia l'architet­tura esegetica di Origene. In breve, due sono gl'intenti dell'A.: 1) smontare tut­ta una tradizione critica e negativa nei confronti dell'«allegorismo» origenia-no; 2) mostrare come il grande Padre greco poggi il suo procedere interpretati­vo su di un'autentica teologia cristiana.

La T. spiega i suoi intenti e descrive l'ingiustizia storica fatta ad Origene nell'introduzione. Dopodiché, sviluppa il suo piano in quattro capitoli o tappe.

L'A. ritiene che il modo migliore di partire, per sviluppare il suo progetto, sia quello di cominciare da una composizione breve e non eccessivamente gra­vata di contestualità storica. Comincia, così, ad analizzare l'esegesi che Origene ha fatto del Salmo 37. Questa prima fase del lavoro è fondamentale, perché già qui vengono enucleati i parametri ermeneutici di Origene e la griglia teolo­gica che dà alimento alla sua tecnica. Il procedimento esegetico, impostato sul principio della relazione testo-uditore, si svolge in quattro gradi. Nel primo, viene presentato il versetto, nel secondo se ne contestualizza il significato se­condo la mente del salmista. Questi primi due passi costituiscono il livello sto­rico della ricerca. Indi, nel terzo grado s'indaga sul significato trascendente, che è dietro la lettera e che ha relazione con la vita della Chiesa; infine, nel quarto grado si ricerca il significato che la precedente interpretazione rivesta per l'uditore. L'intero procedimento esegetico vuole riprodurre anche il viaggio che deve fare l'anima che parte dal dato concreto per giungere alla contempla­zione della verità, che è Cristo. Tale viaggio si svolge propriamente in tre tap­pe, che ricalcano simbolicamente il dinamismo trinitario.

  1. risultati precedenti vengono confermati dalla ricerca su altri testi, nei capitoli seguenti. Il secondo capitolo conduce una prima indagine su Geremia, Numeri, Cantico dei Cantici, Luca e Matteo.
  2. terzo capitolo, invece, mette in luce in modo tutto particolare il princi­pio ermeneutico che presiede all'organizzazione dell'esegesi origeniana: il viag-go dell'anima.

Nell'ultimo capitolo, si espone alfine, sistematicamente, la fondazione teo­logica sulla quale Origene costruisce il suo edificio esegetico. Nelle Scritture è presente il Logos, come ispiratore di Mosè, dei Profeti (Antico Testamento) e dei Santi (Nuovo Testamento), sia in quanto Logos creatore che in quanto Lo­gos incarnato. Egli è anche il Logos-Maestro, che continua la sua azione peda­gogica nei riguardi dell'uditore, rendendo vivo in questo il significato della sua Parola.

L'opera è conclusa da una serie di sette appendici che mostrano in modo graficamente più efficace il procedimento esegetico di Origene.

Un piccolo trattato impeccabile che consolerà chi ama Origene e interesse­rà coloro che vogliono addentrarsi nei meandri dello spirito di questo grande pensatore cristiano.