Battaglia Vincenzo ,
Recensione: Angelo Amato, Gesù il Signore. Saggio di cristologia ,
in
Antonianum, 64/2-3 (1989) p. 475
.
Il volume che presentiamo è un buon testo-base di cristologia che risulterà senz'altro assai utile per quanti vogliano essere guidati nella conoscenza del mistero di Gesù Cristo e vogliano affrontare uno studio serio e fondato del « Cristo biblico-ecclesiale così come la Chiesa ce lo consegna nella Scrittura e nella sua esistenza di fede » (p. 34).
Il testo si fa apprezzare soprattutto come esposizione sintetica, organica e completa dell'abbondante materiale proveniente sia dalle diverse fonti della fede cristologica come anche dalla feconda ricerca teologica degli ultimi decenni.
L'Introduzione fornisce una informazione preziosa circa le molteplici letture della figura di Gesù reperibili nelle varie aree culturali e religiose del mondo contemporaneo e circa le cristologie prodotte nell'ambito delle confessioni cristiane (pp. 9-53).
La prima parte, dedicata al mistero di Cristo nella S. Scrittura, dopo aver richiamato opportunamente la relazione che intercorre tra Antico e Nuovo Testamento, articola la trattazione secondo tre momenti: rilettura cristologica dell'Antico Testamento, cristologia prepasquale, cristologia, e cristologie, post-pasquali (pp. 57-144).
Alla esposizione della cristologia patristica e conciliare fatta nella seconda parte (pp. 145-302) vanno riconosciuti due pregi: la completezza della panoramica storica, che arriva sino al II Concilio di Nicea del 787, e le puntuali precisazioni sul significato di ciascun concilio.
Nella terza ed ultima parte l'autore, premesso in apertura che « la fede nel Cristo biblico-ecclesiale, così come ci viene consegnata nel credo della vivente tradizione della Chiesa, è ben riassunta nella dottrina dell'incarnazione del Figlio di Dio » (p. 305), ci offre un saggio di cristologia sistematica che dà ragione della portata rivelativo-salvifica del mistero dell'incarnazione considerato nella sua triplice dimensione di evento trinitario, cristologico e soteriologico (pp. 303-478).
E' qui che trovano piena conferma ed applicazione la notevole conoscenza e la matura padronanza del patrimonio cristologico ecclesiale dimostrate dall'autore nelle parti precedenti.
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