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Recensione: Louis Monloubou, San Paolo e la preghiera. Preghiera ed evangelizzazione; Philippe Ferlay, Il volto di gloria. Preghiere davanti a Gesù in croce; Bernard Rey, Le tentazioni e la scelta di Gesù

 
 
 
Foto Battaglia Vincenzo , Recensione: Louis Monloubou, San Paolo e la preghiera. Preghiera ed evangelizzazione; Philippe Ferlay, Il volto di gloria. Preghiere davanti a Gesù in croce; Bernard Rey, Le tentazioni e la scelta di Gesù , in Antonianum, 64/2-3 (1989) p. 477-479 .

I tre testi fanno parte di una collana che si propone di offrire dei contributi capaci di far apprezzare e gustare la ricchezza della Parola di Dio secondo criteri di approccio diversificati.

I  primi due sì collocano infatti nell'ambito della Spiritualità e il terzo in quello della Pastorale. Anche se, ovviamente, si ha a che fare con una suddivisione soprattutto convenzionale.

1.  L'apostolo Paolo è « maestro » anche nella preghiera: non solo per i consigli e le esortazioni che rivolge alle comunità cristiane alle quali sono indirizzate le sue lettere, ma anche e soprattutto per quello che egli
rivela circa il proprio modo di pregare ed i sentimenti che lo animano.

Lo studio di Louis Monloubou, redatto nei termini di una raccolta ragio­nata dei passi relativi, rappresenta una guida molto utile per mettersi alla scuola di Paolo e per scoprire aspetti non sempre noti e praticati della preghiera tipicamente « cristiana ».

Dalla prima parte (pp. 7-32) si evince che gli atteggiamenti che deb­bono qualificare la preghiera dei discepoli di Cristo sono soprattutto la supplica e il rendimento di grazie.

Nella seconda parte (pp. 33-114) viene messo in evidenza che la pre­ghiera dell'Apostolo si fa rendimento di grazie perché il Vangelo è stato accolto e porta frutto nelle comunità cristiane.

II   lettore viene condotto così a prendere coscienza che l'evangeliz­zazione è fonte di ispirazione ed insieme motivo della preghiera come lode a Dio.

2.   Philippe Ferlay traccia un itinerario di preghiera che, toccando come delle tappe i tanti momenti ed episodi della storia della passione e della risurrezione di Gesù, conduce a far scoprire la « gloria » che promana dal volto del Crocifisso.

E' una scoperta che si traduce in contemplazione per chiunque si dispone a camminare con il Cristo sulla strada che porta alla croce, cercando la conformità con lui Crocifìsso.

Una contemplazione che diventa visione ed accoglienza dell'amore di Dio e di Dio che è Amore, presente in quell'evento considerato scandalo e follia da chi non crede.

Queste pagine di preghiera, scritte come risultato di un'esperienza personale e rivolte direttamente al Signore Gesù, invitano a lasciarsi istruire e modellare da Lui, perché la conversione esigita dalla sequela sia feconda anche nel modo di impostare la preghiera. Infatti: « la con­templazione del Volto di Cristo, in particolare quando è segnato dalla sofferenza e dalla passione, ci assicura che il nostro cammino nell'ora­zione evita al massimo la trappola di un compiacimento pieno di sod­disfazione » (p. 6).

3.   Scritto con l'intento di « presentare in modo accessibile al maggior numero possibile di cristiani le ricchezze contenute nei "racconti delle tentazioni"» (p. 5), il saggio di Bernard Rey rappresenta un buon commento pastorale della triplice redazione sinottica di questi episodi. In­sieme alla irrinunciabile attenzione riservata ai progetti propri ad ogni evangelista, si fanno apprezzare la preoccupazione di rendere ragione dei dettagli narrativi e le stimolanti applicazioni alla vita dei credenti.

Attraverso l'indagine delle « tentazioni » si può avere la giusta visione della prova, e delle prove, cui è stato sottoposto Gesù lungo l'intero arco della sua vita pubblica, e si diventa allora maggiormente consapevoli della lotta che egli ha dovuto affrontare per attuare la propria scelta di essere fedele, radicalmente, al Padre ed alla missione che questi gli ha affidato.

La normatività del suo esempio, trascritta nella dimensione cate­chetica dei testi evangelici, cela spunti insospettati di riflessione per il consolidamento della fedeltà che ogni cristiano gli deve.

A p. 70 c'è una imprecisione nella frase iniziale: « Il racconto che abbiamo meditato ci fa scoprire il modo con cui Dio assolve la missione ricevuta nel battesimo ». Non si tratta, ovviamente, di Dio, ma di Gesù.