Matanic Anastasio G. ,
Recensione: AA.VV., Vivere l'Alleanza. Approccio interdisciplinare alla Regola Francescana ,
in
Antonianum, 64/4 (1989) p. 620
.
Il volume è frutto del quarto simposio sulla Valle santa di Rieti, tenuto a Fontecolombo nell'aprile del 1987. Esso, appunto, contiene i testi delle cinque relazioni del medesimo simposio, e cioè: Adalberto Sisti, Alleanza, legge e promessa nel contesto della Bibbia, pp. 13-36; Vincenzo Battaglia, Gesù il Cristo « norma » assoluta della vita cristiana, pp. 37-51; Martino Conti, Il peso di una analogia nella storiografia della Regola Francescana, pp. 53-72; lo stesso, Elementi specifici della vocazione francescana, pp. 73-93; Andrea Boni, La Regola « codice » di comunione della fraternità francescana, pp. 95-161.
Le due prime relazioni (Sisti e Battaglia), utilissime allo scopo, sebbene non trattino direttamente della Regola sanfrancescana, « puntualizzano il contesto biblico e teologico nel quale si inserisce la visione della vita consacrata come patto di conformazione con Cristo, espressione di un rapporto d'amore senza limiti e senza misura» (p. 11). In due contributi distinti il P. Conti cerca anzitutto di sfatare una fatidica leggenda francescana analizzando l'analogia Mosè-Francesco e Sinai-Fontecolombo, analogia più volte riportata in fonti francescane; nel secondo contributo invece, sempre sulla base della Regola, l'autore presenta « elementi specifici della vocazione francescana ». Infine, abbiamo il lungo contributo del P. Boni, che qualifica le sue pagine come «riflessioni» (p. 160). Si tratta, ci sembra, di una visione più teologica che giuridica della nostra Regola, in quanto è un « codice » di comunione con Dio, con la Chiesa e con i fratelli. Anche se questo volume di quattro autori, non è un « commento » propriamente detto della Regola in parola, tuttavia esso rappresenta un valido e utilissimo contributo alla migliore comprensione della Regola stessa, considerata in varie dimensioni: sono studi di natura monografica che ci aiutano perché le sintesi siano più solide e più accettabili. Tutti e tre i volumi da noi brevemente presentati manifestano quel risvegliato e lodevole interesse dei francescani per la Regola da loro professata, stimata ed amata. Questo interesse si ricollega a quell'interessamento generale per le primitive « fonti francescane », specie per gli scritti e i biografi di san Francesco, distinguendo, per molte ragioni, il valore più permanente della Regola e quello più relativo delle Costituzioni e dei vari Statuti. La distinzione è teologicamente e intrinsecamente fondata, ed è una delle prime condizioni perché la Regola sia ancor più stimata, amata e soprattutto vissuta.
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