Nobile Marco ,
Recensione: Norbert Lohfink (ed.), Das Deuteronomium. Entstehung, Gestalt und Botschaft ,
in
Antonianum, 63/2-3 (1988) p. 433
.
Il presente libro è la raccolta degli interventi del 33" Colloquium Bi-blicum Lovaniense, tenutosi nell'agosto del 1983.
La tematica è affascinante e più che mai attuale: il Deuteronomio, la sua origine, la sua configurazione e il suo messaggio. Il curatore, presidente di quel congresso, è il gesuita N. Lohfink, noto esperto dell'area deuteronomica.
Com'egli spiega nell'introduzione (pp. 1-5), la raccolta non può avere sistematicità e unitarietà a causa della complessità del tema e della molteplicità dei metodi di approccio ad esso. Il Deuteronomio ha costituito fin dal lontano 18° sec. un interessante fenomeno storico e letterario da collegarsi in qualche modo col rinvenimento, sotto il re Giosia (641-609) del «libro della legge» (2Re 22). Tanta strada ha fatto da allora la scienza esegetica.
L'opera ha una sua fisionomia stilistica e strutturale tutta particolare. Da un lato essa ha una sua consistenza che ne circoscrive la peculiarità rispetto a quanto la precede e a quanto la segue; dall'altro, essa ha un evidente rapporto intrinseco con quanto viene prima e con quanto viene dopo. Difatti, il Deuteronomio è il culmine del Pentateuco e nel contempo il prologo della storia deuteronomistica (Giosuè-2Re).
Molte sono le questioni che ne nascono. Il curatore, senza voler imporre un'unitarietà impossibile, ha suddiviso gli interventi per quattro aree: 1) quella della storia della ricerca attorno al Deuteronomio (MJ. Paul, J. Lust, N. Lohfink); 2) quella del fenomeno deuteronomico nella totalità del libro (S. Amsler, J. Halbe, M. Weinfeld, H. Cazelles, LJ. Hoppe, CJ. Labuschagne) ; 3) quella dei testi e problemi particolari (L. Laberge, D.L. Christensen, J. Van Goudoever, L. Perlitt, C. Brekelmans, J. Vermeylen, C.T. Begg, G. Braulik, S.A. Kaufman, G. Garcia Lopez, C. Locher, M. Anbar, A. Rofé, A.D.H. Mayes, W.L. Holladay, P.-M. Bogaert, J. Luyten); 4) infine, l'area dell'esame del Deuteronomio, come opera storica (H.-J. Fabry, G. Vanoni).
L'unico punto che non ha avuto adeguato sviluppo, è stato l'aspetto teologico, ma come dice giustamente il L., di fronte alla problematicità in corso, è difficile stilare delle linee sistematiche di pensiero, senza una sospetta precomprensione.
Ad ogni modo, il libro si raccomanda, perché fa il punto su un'area dell'AT che, al presente, diventerà sempre più importante. Il movimento deuteronomico-deuteronomistico si sta rivelando, difatti, sempre più e sempre meglio all'origine di una vasta operazione redazionale che abbraccia la maggior parte della letteratura veterotestamentaria.
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