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Recensione: Federico R. Azanar Gii, La preparacion para el matrimonio: principios y normas canónicas

 
 
 
Foto Peperoni Salvatore , Recensione: Federico R. Azanar Gii, La preparacion para el matrimonio: principios y normas canónicas , in Antonianum, 62/1 (1987) p. 136 .

Si tratta di un prezioso e direi gustoso volumetto. Perché non si limita a trattare e ad esporre i canoni del capitolo primo del matri­monio, secondo la nuovissima legislazione della Chiesa (can. 1063-1072) riguardante l'ampia preparazione necessaria per il matrimonio, ma affonda le mani con guida sicura in tutta la problematica sociale, spirituale e pastorale, specie in raffronto con la situazione odierna che vorrei chia­mare di cristianità frazionata, nelle convinzioni e nel costume.

Basta vedere i titoli dei diversi capitoli: I - El matrimonio y la fa-milia actual: algunos datos sociologicos; II - La Atención pastoral prematri­moniai; III - El expediente matrimoniai; IV - Situaciones canonico-pasto-rales conflictivas.

I capitoli di maggior interesse sono il primo, il secondo ed il quarto: perché sono quelli che toccano la piaga dolorante della società moderna nei confronti del cristianesimo. Opportunamente l'autore ricorda quanto un padre Conciliare nel 1959 ebbe a dire in Aula: « i Acaso no se requiere una preparacion, realizada durante seis anos, para el sacerdocio? (H° se imparte la instrución catequética durante dos anos antes de que los ninos reciban la Comunion Solemne? i Qué se tiene en orden a la pre­paracion para el matrimonio?  Nada... »  (p.  13).

Da questa premessa l'autore sviluppa la sua ricerca con dati socio­logici, che sanno essere allarmanti, tanto da muovere ogni cattolico, spe­cialmente se dedito ad attività pastorali, a tentare il recupero, se pos­sibile, del terreno perduto dal sentire cattolico in questo campo.

Particolarmente interessante la problematica di quei matrimoni che non possono essere riconosciuti dalla legge civile. L'autore, evidentemente parla della legge civile spagnola. Ma non è detto che non esistano casi analoghi nella legislazione italiana. Più ancora questo vale per le obbli­gazioni naturali sorte da una unione precedente, le unioni libere, gli sposati solo civilmente, gli sposi che hanno notoriamente abbandonato la fede cattolica, il matrimonio dei minorenni. Tutti campi nei quali non senz'altro si può trasportare la legislazione e l'esperienza spagnola in quella italiana, ma che comunque offrono occasione a considerazioni anche per noi.

Il tutto è corredato da un indice della legislazione generale della Chiesa in materia, da un indice di legislazione particolare non spagnola e da un altro di legislazione spagnola.

C'è da augurarsi che il volumetto compaia anche in Italia.