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Recensione: J.-N. Aletti - J. Trublet, Approche poétìque et théologique des Psaumes. Analyses et méthodes, Initiations

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: J.-N. Aletti - J. Trublet, Approche poétìque et théologique des Psaumes. Analyses et méthodes, Initiations , in Antonianum, 61/1 (1986) p. 172-173 .

Il libro è uno di quei lavori dei quali oggi si ha particolarmente bi­sogno, per affrontare di propria iniziativa una lettura consapevole e frut­tuosa della Bibbia.

Gli AA., infatti, non si rivolgono solo agli studiosi, ma anche, e soprat­tutto, a coloro che desiderano semplicemente comprendere meglio i Salmi, avendo in mano dei criteri metodologici scientificamente fondati e nel contempo accessibili ai più. E' per questo che lo studio rinuncia a trattare l'originale ebraico e questioni di tecnica esegetica che scoraggerebbero la divulgazione del salterio.

L'opera si articola in tre parti. Nella prima si conduce il lettore ad applicare ai salmi la cosiddetta analisi strutturale (non strutturalista!), la quale consiste nel rilevare nei testi ripetizioni, ridondanze, parallelismi che si riscontrano con una certa regolarità schematica nelle composizioni in questione. Il rilevamento di queste connessioni strutturali permette di percepire e di ricostruire il significato letterario e teologico del salmo.

Questo, però, è un primo passo importante che ancora non esaurisce l'interpretazione. Così, nella seconda parte si affronta l'analisi relazionale, cioè l'esame della rete di rapporti tra gli attori della composizione poetica sullo sfondo di due generi letterari presenti nella maggior parte del sal­terio, la lode e la supplica. La progressione metodologica sta nel fatto che, mentre nella prima parte si va alla ricerca del più grande denominatore comune che lega i salmi, ora si vuole entrare in una fase ulteriore di cono­scenza, intermediaria di accesso alla terza fase mirante ad analizzare la singolarità letteraria di ciascun salmo (cf. p. 117). La seconda parte è, quindi, uno studio sui generi letterari, in particolare, come si è detto, sulla lode e la supplica, anche se la trattazione è più ricca e « moderna » di quanto si faccia tradizionalmente con questo tipo di discorso. Questa sezione del libro è la più solida e la più soddisfacente dal punto di vista teorico, specialmente il cap. V, riguardante la supplica (pp. 153-186). Ciò non vuol dire che l'applicabilità della teoria divenga più difficile...: gli AA. rimangono dei maestri di lettura dei salmi.

La terza parte, infine, che mira alla singolarità originale di ogni salmo, affronta l'analisi semantica dei testi e guida al riscontro dei codici (la possibilità della comunicazione verbale del messaggio del testo) e dei messaggi (la direzione di senso e il significato comunicati dal codice verbale).

Il terzo tipo di analisi è quello che completa l'appropriazione lette­raria e teologica di ciascun salmo da parte del lettore, perché si rivela un'indagine sui registri (caccia, guerra, ecc.) e sulle figure retoriche (si­militudini, metafora, metonimie) di ciascuna composizione; il lavoro fa comprendere perché e come sono state adoperate determinate immagini o, meglio, fino a che punto del campo semantico, con quale scarto di signi­ficato, quindi, con quale quantità e qualità (= specificità semantica) è stata adoperata una certa immagine.

Come si può notare, il libro è da raccomandare come manuale pratico d'introduzione all'uso dei salmi, alla luce delle recenti acquisizioni teorico-metodologiche nel campo dell'esegesi biblica. La teologia e la prassi reli­giosa ne trarranno vantaggio.

Infine, un'osservazione critica. Dato che gli AA. hanno voluto mettere della bibliografia in questo loro manuale, ci si domanda perché solo una breve lista al cap. Ili e un'altra ai cap. IV e V, mentre non vi è alcun titolo per la terza parte, che pure ne avrebbe meritati tanti e certamente accessibili e utili, per lo meno quanto quelli delle due citate liste.