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Recensione: GIOVANNI FILORAMO, L'attesa della fine. Storia della gnosi

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: GIOVANNI FILORAMO, L'attesa della fine. Storia della gnosi , in Antonianum, 60/1 (1985) p. 192-193 .

Si attendeva una provvisoria messa a punto sintetica della questione gnostica per il pubblico italiano. Con questo suo studio, il F. offre una utile e completa introduzione al mondo affascinante e controverso dello gnosticismo, reso sempre più attuale dalle ricerche sviluppatesi in seguito | alla scoperta nel  1945  a  Nag Hammadi  (Alto  Egitto)   di una biblioteca | contenente testi originali gnostici in lingua copta.

Con tale ritrovamento, la questione gnostica, ordinariamente non solo di natura storica, ma anche psico-ideologica, quasi che un sottile filo abbia attraversato in continuità tutte le epoche ad essa interessate fin dalle re­mote origini, con tale scoperta, si diceva, gli studi hanno ricevuto un cam- . pò e un compito di ricerche più concreto e oggettivo. Anche se non per questo il fascino della gnosi perderà mai i suoi seguaci. E' quanto l'Autore 1 con originalità esamina fin dall'inizio nella sua introduzione, facendo un I excursus storico di quel fenomeno che nei tempi moderni conta nomi pre- 1 stigiosi quale quello di C.G. Jung, che così compiutamente ha saputo in- I terpretare  e risperimentare  lo spirito gnostico.

Il libro del F. non si presenta propriamente come uno sviluppo orga- I nico; esso contiene piuttosto una serie di tematiche che rendono conto j però a sufficienza dell'universo dello gnosticismo.

Così, dopo aver fatto una rassegna storico-letteraria di ciò che si sapeva j prima di Nag Hammadi, grazie alle fonti eresiologiche (Giustino, Ireneo, Ippolito,  Epifanio)  e a letteratura affine  (Corpus Hermeticum), e dopo ; aver ricreato lo sfondo storico-culturale che ha visto svilupparsi lo gnosti- I cismo, l'A. esamina diffusamente questo fenomeno tanto grandioso quanto complesso e complicato.

Difatti,  esso  va  da  originali  intuizioni  essenziali, che ne fanno un I movimento autonomo rispetto, ad es., al cristianesimo, a esasperate elucu­brazioni intellettuali che si servono del mito per dar forma a uno dei più | poderosi sistemi di razionalizzazione del dato antropologico (specialmente psicologico) e, connesso con questo, del problema cosmologico.

Lo studio del F. è gradevole per stile ed utile per l'abbondanza di materiale bibliografico aggiornato.

Un testo da consigliare a chi vuole introdursi ad un fenomeno fino a ieri studiato riduttivamente solo da avversari o da cultori dell'esoterismo, e che invece, grazie ai crescenti studi scientifici, è da vedersi sempre più |come tramite storico, nello spazio e nel tempo, della complessità fenome­nologica e della dialettica feconda di più culture (giudaico-ellenistica e vicino-orientale prima, anche cristiana poi).