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Libri nostri: Eliodoro Mariani, Vita contemplativa e progetto formativo,
in
Antonianum, 60/2-3 (1985) p. 544
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Con questo libro FA. ha inteso affrontare, da un punto di vista positivo, il problema della formazione alla vita contemplativa, col proporre un « progetto » fondato sui valori della realtà terrestre e della persona umana, anziché sui motivi della « fuga » dalle cose, del « sospetto » di peccato e quindi della mortificazione intesa negativamente. A tale scopo dopo aver presentato una lettura essenziale dei principali documenti conciliari e post-conciliari dedicati alla vita religiosa con riguardo a quella contemplativa (con eccezione della Venite Seorsum esclusivamente dedicata alle claustrali) rivolge la sua attenzione alle condizioni della vocazione contemplativa e alle situazioni conflittuali che si possono incontrare, con conseguenti frustrazioni (cap. II), per passare poi alle modalità concrete con cui il progetto può venire attuato. Prima di tutto come « incontro d'amore » con Dio: in queste cose utilizzando i suggerimenti bonaventuriani del De triplici via e dell'Itinerarium (e. Ili); poi come « vita insieme », cioè in quanto scoperta dei valori comunitari in una comunità contemplativa (e. IV); infine come contemplazione di Dio nel lavoro manuale e intellettuale. Per questo argomento i suggerimenti gli sono venuti ancora dall'opuscolo bonaventuriano « De reductione artium ad theologiam », applicato alla vita contemplativa, e quindi come « metodo » per la scoperta di Dio nelle tecniche, nello studio delle scienze e nella « lettura sacra » (e. V). Al termine del libro FA. offre alcuni temi di riflessione attraverso similitudini desunte dagli scritti di S. Antonio da Padova, principalmente, ma anche dai Detti del beato Egidio e da qualche espressione bonaventuriana, a conferma del motivo della contemplazione di Dio nelle cose da lui più volte ricordate a conferma del progetto positivo di formazione.
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