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Recensione: H.G.M. WILLIAMSON, 1 and 2 Chronicles

 
 
 
Foto Nobile Marco , Recensione: H.G.M. WILLIAMSON, 1 and 2 Chronicles , in Antonianum, 59/1-2 (1984) p. 310-311 .

Si aveva bisogno, come dice FA. stesso nella prefazione, di un nuovo commentario ai due libri delle Cronache, data l'importanza letteraria e storico-teologica di quest'opera postesilica. Bisogna aggiungere che il pre­sente commentario si segnala anche per una sua originalità, che rende agile un « genere letterario » di solito greve. Difatti, W. ha creato un com­mentario-monografìa, nel quale rinuncia espressamente a questioni sto­riche, geografiche o archeologiche, per limitarsi a far emergere il messag­gio delle Cronache sulla base di un'analisi testuale letteraria.

Convinzione ferma dell'A. è che l'opera cronistica, al contrario di quanto affermano molti studiosi (M. Notiti e W. Rudolph in testa), debba limitarsi a 1 e 2 Crònache, mentre Esdra e Neemia sono un'opera a sé stante. Inoltre, egli difende strenuamente l'unità interna dell'opera, pur ammettendo la presenza di un posteriore revisore sacerdotale, alla cui attività secondaria non sono tuttavia da ascrivere tutti quei brani, special­mente in 1 Cr 1-9, che vengono isolati come aggiunte, da Noth e Rudolph Bisogna ammettere che la posizione del Nostro, benché vada contro la maggioranza, è difesa con una competenza acquistata con anni di studio e di pubblicazioni sul tema, alle quali l'A. fa spesso riferimento (anche quando si preferirebbe un maggior sviluppo delle proprie affermazioni).

E tuttavia non può essere evitato un senso di lieve insoddisfazione nel veder finire l'opera con le note negative di 2Cr 36,1-21 (i vv. 22-23 sono un'aggiunta mutuata da Esd 1,1-3).

Può bastare una spiegazione giudiziale e penitenziale con nota con­solatoria, del tutto simile a quella che viene comunemente data al finale della « Vorlage » (2Re 25) ? Ci sembra un finale troppo sommesso dopo la magistrale sottolineatura delle tematiche di fondo che attraversano 1 e 2 Cronache (l'unitarietà del popolo d'Israele, la continuità della dinastia davidica, l'importanza dell'istituzione del Tempio), tematiche che con­corrono a presentare il messaggio del Cronista: la comunità postesilica si trova in legittima continuità con quel popolo la cui lunga storia è stato l'oggetto dell'opera.