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Recensione: AA.VV., Esecutorietā civile delle decisioni canoniche in materia matrimoniale

 
 
 
Foto Peperoni Salvatore , Recensione: AA.VV., Esecutorietā civile delle decisioni canoniche in materia matrimoniale, in Antonianum, 59/1-2 (1984) p. 325-326 .

E' un'altro volumetto della collana: « Studia et documenta iuris ca­nonici ». Il XV volume per l'esattezza. Ha avuto origine anche questo dalle conferenze che regolarmente si tengono, ad alto livello scientifico dall'ar-cisodalizio della Curia Romana.

Il tema è di enorme attualità in Italia. Ci sono state pronunzie della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, era in vista, quando que­ste conferenze furono tenute, la firma del nuovo Concordato tra l'Italia e la S. Sede, dopo un mutamento radicale dell'Ordinamento giudico italia­no, per l'introduzione del divorzio e dell'aborto. Le conferenze pubblicate, sono cadute tra le sentenze accennate e la firma del Concordato.

I conferenzieri sono maestri del diritto: sanno, ed espongono brillan­temente quello che sanno. Francesco Finochiaro. Ordinario dell'Università di Roma tratta della situazione della registrabilità della sentenza di nul­lità ecclesiastica, dopo la sentenza n. 18, 1982 della Corte Costituzionale. Mentre il compianto P. Salvatore Lener ha parlato della effettiva incidenza delle sentenze 16-17 e 18/1982 della Corte Costituzionale. Interessantissimi i rilievi, su come le cose sarebbero potute andare se la Corte avesse scelto altre strade pure possibili. E su come oggi si possono intendere, in senso meno divergente possibile dalle attese cattoliche e più aderente al senso del concordato, allora in attesa della firma, ormai già firmato.

Ai due oratori principali fa seguito l'intervento di vari maestri del di­ritto. Vincenzo Plumitallo, Corrado Bernardini, Carlo Tricerri. Non po­tendo diffondermi troppo, per ì limiti imposti dalla rivista, mi limito a segnalare l'intervento del Prof. Bernardini sulla esecutività civile della dispensa « super rato ». Gustosissimo ed interessantissimo fra l'altro l'episodio, che il matrimonio di Giuseppe Garibaldi con la sig.na Raimondi fu sciolto perché rato et non consummato ai sensi del Diritto Canonico che allora reggeva il matrimonio in Lombardia (p. 62). Bellissimo il ricordo della giurisprudenza di più di un secolo fa che considerava la dispensa super rato non come una grazia ma « prudens administratio justitiae ex juris necessitate ».

Carlo Tricerri poi ci offre un utilissimo ragguaglio sull'orientamento delle Corti d'Appello italiane in proposito.

Seguono le massime delle sentenze della Corte Costituzionale ed il testo di due sentenze della Cassazione, posteriori.

Un libro veramente di alta utilità per canonisti italiani e per chi ha responsabilità pastorali, onde poter distrigarsi in una situazione che tanto ormai dobbiamo portare.