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Recensione: ALBERT HUCK, Synopse der drei ersten Evangelien mit Beigabe der johan-neischen Parallelstellen. 13. Auflage, vòllig bearbeitet von Heinrich Greeven. - Synopsis of the First Three Gospels with the Addition of the Johannine Parallels. 13th Editi

 
 
 
Foto Herman Z.I. , Recensione: ALBERT HUCK, Synopse der drei ersten Evangelien mit Beigabe der johan-neischen Parallelstellen. 13. Auflage, vòllig bearbeitet von Heinrich Greeven. - Synopsis of the First Three Gospels with the Addition of the Johannine Parallels. 13th Editi, in Antonianum, 59/3-4 (1984) p. 668-669 .

Ogni esegeta del NT, per non dire ogni studente di teologia, sapeva apprezzare, usandola con profitto, l'ormai classica sinossi di A. Huck (uscita in la ed. nel lontano 1892 e nella definitiva stesura nel 1936, a cura di H. Lietzmann, ristampata poi fino alla 12a ed. nel 1975). Lo stesso Greeven definisce la vera natura della sinossi Huck-Lietzmann: « Eine vollstandige und ubersichtliche Darstellung der Tatbestande, aus denen sich die "Synoptische Frage" ergibt und die bei ihrer Losung erklàrt werden mùssen » (p.V). Perché, allora, ci si potrebbe chiedere, questa elaborazione completamente nuova ad opera di Greeven?

Nel Vorwort Greeven dice che già nel 1952 l'editore J.C.B. Mohr lo chiese « das seit dem Tode H. Lietznianns (1942) verwaiste Buch neu zu bearbeiten » (p.V). Il progetto si protrasse a lungo non solo per impegni accademici di Greeven (che nel 1965 fu eletto primo rettore della nuova Ruhr-Universitat Bochum), ma soprattutto per le reticenze dei 200 esegeti interrogati, che si opposero « den damaligen Nestle-Text (21. Aufl. 1952) der Neubearbeitung zugrundezulegen » (p. V). Alla fine Greeven decise di non scegliere nessuna delle edizioni correnti del NT greco come base della sua sinossi, ma di fare egli stesso «eine neue Rezension des Evangelien-textes » (p.V). Così ora non solo abbiamo una nuova sinossi, ma anche una nuova edizione critica del testo greco dei sinottici (e dei passi pa­ralleli di Gv)!

Dalla precedente sinossi di Huck-Lietzmann, la presente non si di­stingue tuttavia solo nel testo-base, ma anche in altri punti: ai tre sinottici vengono aggiunti i testi paralleli di Gv (soprattutto nel racconto della passione); i testi sinottici che sono paralleli solo nel senso largo del­l'espressione, venono ora stampati nel testo stesso e non più nel primo apparato critico (una scelta, bisogna dire, che genera non poca confu­sione); le citazioni veterotestamentarie sono stampate in neretto; le peri-copi sono numerate a partire da Mt 1,1; le citazioni dei vangeli apocrifi, dei Padri e di altri scrittori antichi sono più numerose, ecc. Tutto som­mato, ci troviamo di fronte ad una sinossi completamente nuova, visto che di quella di Huck-Lietzmann non è rimasta pietra su pietra (che forse molti rimpiangeranno); per cui ci sembra improprio chiamarla Huck-Greeven, ma semplicemente Greeven.

Pare che oggi la « questione sinottica » sia di nuovo in fermento. Ne testimoniano anche le diverse edizioni delle sinossi negli ultimi due de­cenni: a cura di K. Aland, di P. Benoit - M.E. Boismard e ora la più recente di J.B. Orchard (1983), che si propone di demolire addirittura la stessa « Zwei-Quellen-Theorie ». Questa sinossi di Greeven è dunque solo un tentativo fra tanti altri. Crediamo che si farà apprezzare dagli studiosi soprattutto per la sua eccezionale veste tipografica e la carta speciale che permette anche l'uso di penne colorate per poter evidenziare a piacere i luoghi paralleli che interessano (come consiglia subito all'inizio lo stesso Greeven).

Siamo del parere, tuttavia — visto che oggi possediamo il nuovo « textus receptus » del NT greco in Nestle-Alatici2® e The Greek New Testa­mene — che anche le sinossi (nonostante le riserve sempre esistenti) dovrebbero adottarlo come testo-base.