Herman Z.I. ,
Recensione: RAINER RIESNER, Jesus der Lehrer. Eine Untersuchung zum Ursprung der Evangelien-l)eberlieferung, 2. verbesserte Auflage (Wissenschaftliche Untersuchungen zum Neuen Testament. 2. Reifae 7),
in
Antonianum, 59/3-4 (1984) p. 670-671
.
La prima edizione di questo importante studio uscì tre anni fa, ricevendo meritata accoglienza non solo dagli specialisti, ma anche da parroci e laici impegnati, come sottolinea con viva soddisfazione l'autore nel Vorwort zur zweiten Auflage (p. V). Ad alcune critiche dei recensori della 1. ed., Riesner ha già risposto in un articolo a parte (cf. Id., « Der Ursprung der Jesus-Ueberlieferung », ThZ 38, 1982, 493-513).
Questa seconda edizione si presenta come « verbesserte ». La bibliografia (che comprendeva già 65 pagine) è stata aggiornata (cf. pp. XI-XII.615) e in non pochi casi sfruttata nel testo stesso. Nell'insieme il libro è rimasto praticamente tale e quale, eccetto alcune pagine dove l'autore ha, come dice egli stesso, « stàrker in den Text eingegriffen » (p. V). Facciamo solo qualche esempio. Alla p. 9 Riesner sembra essersi rimangiata la critica fatta a Bultmann a proposito di una possibile gnosi precristiana (le nn. 25-27, con il rispettivo testo a cui rimandano sono completamente rifatte). Il § 3.2.1. (pp. 29-32) è stato stilisticamente migliorato, con alcune note nuove. Lo stesso vale per p. 150. Le pp. 231, 320, 353-54, 391 sono in parte riscritte, con aggiunta (oppure soppressione) di alcune note a pie' pagina. Il § 13.25 (p. 367) non è più intitolato M'schalim, bensì « Miindliche Besinnungstexte », con non poche « innovazioni ».
Occorre dire che non si tratta di rielaborazioni di fondo che cambie-rebbero essenzialmente il contenuto delle suddette pagine, ma spesso di miglioramenti stilistici e di alcuni marginali « ripensamenti » dell'autore. Alla p. 614 si trovano ora 56 corrigenda (tuttavia a p. VI il nome dell'autore dello IATG risulta ancora Schwerdtner, al posto di Schwertner, nonostante le « Abkùrzungen » siano state aggiornate).
Inutile ripetere che il lavoro di Riesner (che è una tesi dottorale, rielaborata, presentata alla Facoltà di teologia protestante di Tùbingen nel 1981, moderante O. Betz), rappresenta uno dei contributi recenti più originali e costruttivi sulla formazione dei vangeli. Molti luoghi pacifici della Form-Redaktionsgeschichte dovranno essere ripensati, ridando una maggior fiducia alla tradizione storica e alla credibilità delle fonti stesse degli evangelisti. Non per caso Riesner ha preso lo spunto per il suo lavoro da un seminario di B. Gerhardsson.
D'ora in poi, ci sembra che nessuno che si occupi della formazione dei vangeli, passerà impunitamente oltre questo affascinante studio. E' da augurarsi solamente che le prossime edizioni siano stampate non in offset, ma con i tipi migliori di cui dispone la rinomata casa editrice J.C.B. Mohr.
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