Herman Z.I. ,
Recensione: « Quaere Deum ». Atti della XXV Settimana biblica (ABI),
in
Antonianum, 56/2-3 (1981) p. 482-484
.
E' finalmente uscito il volume contenente le comunicazioni tenute alla XXV Settimana biblica nazionale dell'ABI, svoltasi a Roma presso il Pont. Istituto Biblico nel settembre 1978.
Il tema affrontato è quanto mai attuale. In 19 interventi riguardanti Antico e Nuovo Testamento, gli studiosi italiani dei Libri Sacri hanno cercato di dare una risposta adeguata ad un tema che tocca così da vicino l'esistenza di ogni credente: la ricerca di Dio da parte dell'uomo nei diversi autori e nelle diverse epoche della storia biblica. G. Danieli, l'attuale Presidente dell'ABI, ha fatto bene a notare nella Presentazione (pp. 7-10) che « il tema di tutta la Rivelazione non è tanto l'uomo che ricerca Dio, ma piuttosto, come è ben noto, Dio che si pone alla ricerca dell'uomo » (p. 7). Nonostante questo l'ABI ha voluto cogliere il problema nel suo aspetto antropologico: l'uomo che si pone alla ricerca di Dio. Un aspetto di fede e di storia pieno di interrogativi: « Che cosa significa e in che cosa consiste la ricerca di Dio da parte dell'uomo? Quale il suo significato...? Sotto quale aspetto Dio viene ricercato dall'uomo a volta a volta? A quali condizioni la ricerca di Dio diviene autentica? Quali ostacoli essa incontra? Colui che ricerca sinceramente Dio, come si comporta quando è in uno stato di dubbio? E quando è in uno stato di gioia? di sofferenza? Che cosa pensa egli della propria ricerca di Dio? La giudica? Dove incontra Dio? Come ne avverte la presenza » (ibid.). - Tutti interrogativi a cui la XXV Settimana dell'ABI voleva dare una risposta convincente e credibile. Ogni relatore, in quanto credente e scienziato, ha affrontato le rispettive parti della Bibbia ponendovi le succitate domande. E le risposte, altrettanto convincenti e convinte, non si sono fatte attendere.
Naturalmente non possiamo entrare nei dettagli. E' sufficiente percorrere velocemente le pagine del prezioso volume.
I primi nove contributi riguardano il contenuto storico-salvifico del-YAntico Testamento. N.D. Loss apre il convegno con II tema letterario «Cercare Dio» nei libri storici dell'A.T. (pp. 11-27) dandone una visione globale che in seguito viene discussa in alcuni dettagli da L. Pacomio « Quaerere Deum » nelle antiche redazioni jahevista ed elohista dei libri bìblici dì Genesi, Esodo e Numeri, pp. 29-43, E. Cortese (La sfera del sacro attorno alla gloria di Jahweh in P, pp. 45-65) e da A. Bonora (Ricerca di Dio nella storia di Giuseppe {Gen. 37-50], pp. 67-87).
L'esame del tema nella letteratura profetica si apre con lo studio di G. Crocetti « Cercate me e vivrete ». La ricerca di Dio in Amos (pp. 89-105) e viene proseguito da G. Odasso con La ricerca di Dio in Isaia, Geremia e mi Deuteronomio (pp. 107-129). Segue la discussione sul Quaerere Deum nei libri sapienziali di G.L. Prato (La ricerca di Dio nel postesìlio [Sapienziali], pp. 131-171). Al libro di Qohelet è stato dedicato uno studio a parte (F. Festorazzi, i7 Qohelet: un sapiente d'Israele alla ricerca di Dio, pp. 173-189) e altrettanto ai Salmi (G. Segalla, « Quaerere Deum » nei Salmi, pp. 191-211).
Come si vede, l'esame dell'AT abbraccia grosso modo quasi tutti i libri. Ci saremmo aspettati però un articolo dedicato al libro di Giobbe, in cui la ricerca di Dio, dal punto di vista umano, fu portata alle sue ultime conseguenze, anche se Prato ne ha trattato in una decina di pagine (cf. pp. 136-147). S. Cipriani, nella sua nota riassuntiva fa riferimento (p. 467) alla comunicazione di M. Perani dedicata a Giobbe, non si sa però per quale motivo non sia stata inserita nel presente volume.
I rimanenti dieci articoli si occupano del tema Quaerere Deum nel Movo Testamento. G. Segalla esamina La ricerca di Dio come ricerca del regno nei Sinottici (pp. 213-233). Seguono R. Fabris con La ricerca di Dio nell'opera di Luca (pp. 235-259), G. Leonardi con « Cercate e troverete... lo Spirito Santo » nell'unità letteraria di Luca 11,1-13 (pp. 261-287) e C. Mar-cheselli, La ricerca di Dio nei segni dei tempi. La struttura tematico-ktteraria di Me 1,21-3,6 parr. (pp. 289-313). - Due studiosi rinomati riprendono il tema nelle lettere di Paolo: R. Penna con Dialettica tra ricerca e scoperta di Dio nell'epistolario paolino (pp. 315-351) e S. Cipriani con /Z «cognoscere Deum» è anche un «quaerere Deum» in S. Paolo? (pp. 353-367). Gli ultimi quattro articoli sono dedicati al Quarere Deum in S. Giovanni: B. Maggioni, La ricerca di Dio in Cristo nel vangelo di Giovanni (pp. 369-417), B. Prete, La particella rcò&ev e il problema del « quaerere Deum» nel quarto vangelo (pp. 419-435), P. Grech, L'itinerario della fede in Giovanni (pp. 437-445) e S. Migliasso, « Quaerere Deum » in Gv. 14,1-U (PP- 447-456).
Seguendo le brevi relazioni della Tavola rotonda in cui sono state dibattute, per gruppi, le diverse questioni suscitate dai relatori.
Infine S. Cipriani propone concisamente delle Valutazioni critico-riassuntive della XXV Settimana Biblica (pp. 466-469) rilevandone anche alcuni lati negativi: la mancanza di una « esemplificazione concreta in alcuni grandi personaggi biblici » (Abramo, Mosè, Elia, Geremia, Maria, gli Apostoli e Cristo stesso « che è il più perfetto "ricercatore" di Dio » (p. 468); non è stato esaminato il tema del « fugere Deum », un segno semantico diverso ma egualmente convergente (p. 468); sarebbe stato interessante inoltre « dimostrare che il "quaerere Deum" non è un "fugere mundum" » (pp. 468-469).
A parte questi lati restrittivi, il volume testimonia non solo una grande omogeneità (nonostante manchi la relazione su Giobbe e Qumràn!), ma soprattutto la maturità e competenza dell'esegesi italiana che pian piano sta uscendo dal « ghetto » in cui si era rinchiusa per troppo tempo.
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