Franchi A. ,
Recensione: P. HERDE, Cölestin V. (1924) (Peter vorn Morrone) Der Engelpapst (= Päpste und Papsttum, 16), ,
in
Antonianum, 56/4 (1981) p. 857
.
Questo lavoro dell'eminente medievalista P. Herde e certamente un forte contributo alla storiografia pontificia del secolo XIII. I papi di quel tempo mancano di moderne biografie, o almeno rivelano manchevolezze non lievi. Celestino V ha ora il suo biografo.
II lavoro di Herde su Pietro del Morrone, come sul papa « angelico » del gran rifiuto, e condotto con rigore scientifico, con particolare chiarezza di esposizione e si distingue per la padronanza delle fonti e della vasta bibliografia celestianiana. Esso e arricchito da una appendice di importanti inediti, tra i quali emerge la Vita in volgare, scritta dal bergamasco Stefano Tiraboschi nei primi anni del trecento (oggi conservata nella Biblioteca Marciana di Venezia). Seguono accurati e utilissimi indici di vario genere.
Owiamente ogni studio di ricerca prospetta e apre nuove piste: per il carattere di questa nostra rivista notiamo i rapporti tra Pietro del Morrone-Celestino V e i Francescani spirituali (specialmente Angelo Clareno), esiliati e perseguitati in Oriente: quel vicino Oriente bizantino che anche «l'ex pontefice » intendeva raggiungere con una movimentata fuga, tuttavia bloccata inizialmente nelle acque del Gargano da soldati di Carlo II d'Angiö.
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