Matanic A.G. ,
Recensione: GERARD LEFEUVRE, La vocation sacerdotale dans le second concile du Vatican,
in
Antonianum, 55/1-2 (1980) p. 294-295
.
Questo bel volume, che tratta la problemática teológica e pastorale della vocazione sacerdotale alla luce del Concilio Ecum. Vaticano II, ha avuto una lunga gestazione ed é frutto di molte e dirette ricerche sulle rispettive fonti. L'autore s'era proposto di individuare ciò che il Concilio insegna sulla vocazione sacerdotale, specialmente sulla nozione stessa di vocazione e sul significato delle istituzioni che si dedicano alla sua molteplice formazione (p. 12).
Per arrivare ai suoi risultati egli ha pensato bene di dividere il lavoro in due parti: nella prima parla dell'opera preparatoria del Concilio, sempre riguardo all'oggetto qui studiato (il contesto teologico col magistero ordinario, le varie consultazioni, le fatiche della Comissione preparatoria De Studiis et Seminariis); nella seconda parte viene criticamente esposta « l'opera conciliare » in proposito, al cui centro sta il noto decreto Opta-tam totius. L'autore ha avuto l'accesso all'Archivio di qualche Dicastero della Curia romana e perciò ha potuto trattare dell'argomento secondo lo sviluppo delle discussioni e dei dibattiti, rendendo nello stesso tempo più comprensibile la redazione definitiva del documento. Notiamo le ricche pagine di fonti e letteratura usate (pp. 231-252).
Ha pienamente ragione Mons. Michel Vial, vescovo di Nantes, quando nella presentazione del volume si permette desiderare che simili lavori scientifici si facciano anche su altri testi del Vaticano II, e che l'opera di Mons. Lefeuvre provochi la ricerca e la riflessione (p. 7). Certo, ci vogliono tali lavori (e il presente serva da modello), ma dobbiamo pure dire che non tutti i ricercatori avranno le stesse possibilità di accedere direttamente alle fonti, come invece le ebbe il lodato e benemerito autore.
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