Glinka Luis ,
Recensione: Barbera A., La Virgen Maria e los Sacramentos,
in
Antonianum, 54/1 (1979) p. 143-144
.
A seguito dell'orientamento teologico che il Concilio Vaticano II ha dato alla Mariologia, i teologi, trattando di questo argomento, si propongono, fin dal primo momento, di liberarsi da un pietismo spirituale esagerato e d'inserire l'attività della Vergine Maria nella Chiesa di cui Cristo è il capo: Maria è la Madre di Dio e madre della Chiesa. Quindi Maria viene studiata nel ruolo di « collaboratrice » del suo Figlio, Gesù Cristo per la realizzazione della Chiesa, conducerTdo questa alla sua perfezione nell'unità di tutti i cristiani in unica fede e pieno amore in Cristo. A questo scopo l'A. del presente saggio « La Virgen Maria y los Sacramentos » si propone di presentare al lettore, il posto materno divino-umano della Vergine Maria nella Chiesa universale attraverso i Sacramenti ed il culto mariano. Egli, servendosi dell'insegnamento dato dal Vaticano II e del Magistero degli ultimi Romani Pontefici, particolarmente di Paolo VI, intende stabilire un rapporto d'equilibrio tra l'opera di Cristo per il compito ricevuto dal Padre, in relazione a quella di Maria. Lei si unisce, collabora al suo Figlio, è accanto a Lui, come viene precisato dal Vaticano IL Quindi nell'attività sacramentaria, Maria non oscura l'opera di Cristo, neppure stabilisce un'altra via di salvezza, ma è accanto, collabora, come intermediaria, come madre educatrice degli uomini alla vita sacramentaria, come modello dei figli e della Chiesa: « La Iglesia también, a imitación de Maria, es virgen creyente que se adhiere con toda firmeza a la palabra de Dios y extrae de ella todas las normas de su obrar; es virgen orante que no interrumpe nunca la alabanza y la sùplica al Padre, sobre todo a través del sacrificio de la Misa... » (p. 287). E' un libro da consultarsi per capire l'opera di Maria nella Chiesa accanto al suo Figlio per la salvezza dell'umanità. Questo saggio tuttavia dovrebbe essere arricchito con un successivo studio sintetico del pensiero teolo-gico-mariano della Chiesa attraverso i secoli fino all'inizio, sia nella Chiesa occidentale che in quella orientale ortodossa; ciò per ora manca nell'opera. Sulla stesura attuale, sarebbe stato consigliabile che il titolo di questo libro fosse stato meglio precisato, perché realmente l'A. si ferma ai testi del Vaticano II e del Magistero degli ultimi Pontefici. Inoltre sarebbe augurabile che l'A. notasse i testi liturgici dell'amministrazione dei Sacramenti sia occidentali che orientali per vedere più chiaramente l'attività immediata della Vergine Maria nei Sacramenti. Nonostante questi rilievi, l'opera è degna per la sua moderazione nella esposizione del tema; evitando le esagerazioni nell'interpretazione ed applicazione dei testi conciliari dell'attività di Maria a scapito del suo Figlio, nei Sacramenti.
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