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Recensione: B. GIORDANI, La relazione di aiuto secondo l'indirizzo di C.R. Rogers

 
 
 
Foto Mercatali Andrea , Recensione: B. GIORDANI, La relazione di aiuto secondo l'indirizzo di C.R. Rogers, in Antonianum, 53/1-2 (1978) p. 388-389 .

Lo studio che presentiamo costituisce una puntualizzazione seria e aggiornata sui più recenti sviluppi raggiunti dalla psicologia umanistica e dalla prassi terapeutica ispirata al metodo « non-direttivo » dello psi­cologo americano C. Rogers. Il valore della trattazione ci viene garantito dalla competenza dell'A. B. Giordani è docente di psicologia in due atenei romani, ha seguito corsi di specializzazione in psicologia clinica e vari « stages » in centri terapeutici in Italia e all'estero, da anni lavora in qualità di psicoterapeuta ispirandosi al metodo rogersiano, e ha già al suo attivo alcune pubblicazioni su quest'argomento.

L'ultimo studio di B. Giordani si articola in tre parti. Nella prima vengono esposti i concetti fondamentali della psicologia umanistica riguar­do alla persona umana, considerata nelle sue dimensioni, nel suo aspetto dinamico e nel suo sviluppo. In tale esposizione l'A. instaura frequenti confronti con altri indirizzi psicologici, muovendo anche qualche appunto critico al pensiero di Rogers e indicando le linee per integrare e superare posizioni di fondo proposte da Rogers e difese da vari psicologi della sua corrente (pp. 319-325).

Nella seconda parte l'A. affronta l'argomento specifico del suo studio: la relazione di aiuto, intesa sia in riferimento alla situazione terapeutica che a quella educativa e pastorale. Di essa l'A. descrive le esigenze psico­logiche che la persona porta con sé venendo all'incontro, gli atteggiamenti di difesa a cui l'individuo può ricorrere, la situazione di « transfert » che può instaurarsi tra i due interlocutori (ce. 7°-9°).

La terza parte del lavoro ha un carattere eminentemente pratico e applicativo. Vengono analizzati i principali stati d'animo che il « cliente » vive nell'incontro e il ruolo che spetta al « consulente » (ce. 10° e 11°). In capitoli distinti vengono ampiamente descritte le tre disposizioni di fondo (l'empatia, la considerazione positiva e l'autenticità) che Rogers richiede al consulente perché il colloquio riesca efficace. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla metodologia dell'incontro: valore e limiti delle tecni­che, modalità degli interventi.

La raccolta, in Appendice, delle « Nozioni-chiave » della teoria roger-siana offre allo studioso uno strumento pratico per informarsi rapida­mente sul significato che Rogers annette ai termini più ricorrenti nella sua teoria. Il lavoro si chiude con l'elenco di tutti gli scritti di Rogers pubblicati fino al 1977 e con un'ampia rassegna bibliografica sull'argo­mento trattato.

Presentando il volume, R. Zavalloni, noto autore di vari studi sullo stesso argomento, sottolinea il significato e il valore della relazione di aiuto affermando che essa può essere oggi considerata « come il più mo­derno e, forse, il più valido mezzo d'intervento positivo a disposizione dell'educatore, supervisore, psicologo, medico, sacerdote ». Coloro che ope­rano in tali settori troveranno nel volume di B .Giordani una chiara esposizione dei principi psicologici ispiratori e una pratica presentazione dei principi operativi che caratterizzano la dottrina e il metodo dello psicologo americano C. Rogers.